Mandatoriccio. Chiusura posta, appello del sindaco al Prefetto
"Chiusura dello sportello dell’Ufficio Postale di Mandatoriccio scalo per motivi igienico sanitari, appello del Sindaco al Prefetto: è un grave disservizio per la numerosissima utenza. A ciò si aggiunga – denuncia il Sindaco Angelo Donnici – che le nostre continue richieste a Poste Italiane, per individuare insieme locali più idonei, sono rimaste senza risposta.
La chiusura dello sportello dell’ufficio postale – scrive Donnici al Prefetto di Cosenza Raffaele Cannizaro – risale al 27 gennaio scorso. Nessuna comunicazione formale è avvenuta, ad oggi, all’indirizzo dell’Amministrazione Comunale. La notizia, anche per l’assenza di fonti ufficiali – sottolinea il Sindaco – crea allarme e confusione tra i cittadini, senza considerare il sostanziale e gravissimo disservizio che deriva, in particolare per gli anziani che, a questo punto, per semplici operazioni e per il pagamento delle loro modeste pensioni, devono spostarsi per diversi chilometri, per raggiungere gli sportelli di Mirto o di Cariati. Nella missiva, il Sindaco Donnici informa il Prefetto delle diverse occasioni in cui l’Esecutivo, manifestando la propria disponibilità e collaborazione a Poste Italiane, ha richiesto di individuare locali più consoni ed idonei o di ristrutturare l’esistente.
Richiesta sportello postamat e trasferimento sede Mandatoriccio Scalo. È, questo, infatti, l’oggetto riportato nella lettera che il 9 febbraio 2011, il Sindaco indirizzava al direttore della filiale di Castrovillari di Poste Italiane. Nella missiva, in vista della stagione estiva e del conseguente aumento di residenti e turisti, si sollecitava l’attivazione di uno sportello ATM per postamat alla marina. Si coglieva, l’occasione, inoltre, per rinnovare la richiesta di considerare la eventualità di trasferire lo sportello di Piazza S. Giuseppe presso locali più ampi e confortevoli per andare incontro alle aumentate esigenze che i cittadini reclamavano, e continua e reclamare, per servizi più efficienti e completi".