Rossano. Alloggi popolari, il sindaco diffida l’Aterp
Alloggi popolari abbandonati nel centro storico, urge immediato intervento di ripristino. Cittadini giustamente preoccupati dall’evidente stato di degrado strutturale e sociale in cui versano le case. Appartamenti incustoditi e presi di mira da vandali e senza tetto. Intollerabile disinteresse dell’ATERP. Il Comune pronto a mettere in sicurezza gli stabili, addebitando ogni spesa ai responsabili degli immobili.
Il sindaco Giuseppe Antoniotti, in una lettera inviata stamani (lunedì, 6 febbraio) ai vertici dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica (ATERP) della provincia di Cosenza, e per conoscenza al Prefetto Dott. Raffaele Cannizzaro, ha diffidato la stessa Azienda affinché provveda ai necessari interventi di ripristino e manutenzione delle strutture abitative popolari.
Negli ultimi tempi – scrive il Primo Cittadino – abbiamo ricevuto diverse lamentele e rimostranze da parte di molti cittadini che risiedono nei dintorni di tali strutture, ubicate in più aree della Città alta. Gli stessi hanno denunciato il totale stato di degrado dei luoghi e la loro pericolosità sociale. Tale situazione molto critica – continua – compromette la radicale opera di bonifica e di ripristino del decoro urbano avviata da questa Amministrazione comunale e destinata alle aree più critiche del Centro storico.
Antoniotti invita e diffida dunque l’ATERP a provvedere ai necessari interventi di ripristino e manutenzione degli immobili in questione, a partire da quelli siti in via Colonna Sant’Isidoro per i quali è emersa la situazione più disagiata e, quindi, alla loro assegnazione. In caso contrario il Comune sarà costretto a mettere in sicurezza i luoghi e ad addebitare tutte le eventuali spese a carico della stessa Azienda territoriale.
La diffida del Sindaco giunge a seguito di diverse e ripetute segnalazioni (ultimo telegramma datato 31 gennaio 2012). Gli Uffici comunali competenti hanno evidenziato a più riprese come molti immobili siano stati oggetto di deturpazioni, atti vandalici e furti, durante i quali sono stati divelti gli infissi delle abitazioni ed addirittura gli accessori sanitari. Inoltre, buona parte di questi appartamenti, disabitati e alla mercé di tutti, sono diventati dimora temporanea di tanti cittadini stranieri e senza tetto. Ciò con inevitabili ripercussioni, negative, sull’igiene pubblica e sociale delle aree della Città alta.