Cariati, pesca: Trematerra accoglie proposte

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Pesca, si è tenuto nella giornata di ieri (martedì 14 febbraio) il previsto incontro tra il sindaco Sero e l'assessore regionale all'agricoltura e pesca, Michele Trematerra. A quest’ultimo è stato consegnato un documento con le proposte dei pescatori. Dalla dichiarazione dello stato di crisi del settore, al varo di un piano sperimentale per la pesca del rossetto, agli interventi in regime “de minimis” a sostegno delle imprese di pesca del settore. Infine, le azioni da intraprendere, da parte della Regione Calabria, presso le sedi istituzionali competenti affinché si possano contenere gli effetti negativi delle normative comunitarie entrati in vigore dal 1 Gennaio 2012.

Sono, queste, le proposte dei pescatori che il sindaco Filippo Sero, insieme a Salvatore Martilotti Presidente della Lega Coop Calabria in rappresentanza della marineria di Cariati, hanno consegnato a Trematerra.

Un incontro utile e proficuolo definisce lo stesso Primo Cittadino.

Ancora una volta – continua Sero – ringrazio l'assessore Trematerra per la piena disponibilità che ha dimostrato e dimostra verso le problematiche poste dalla marineria cariatese.

Per quanto riguarda il piano sperimentale per la pesca del rossetto, esso è relativo alla gestione per le pesche speciali. In merito, Trematerra ha accolto le proposte e, anzi, ha rimarcato che la regione è da tempo impegnata sulla questione.

C'è – fa sapere l’Esecutivo Sero – piena sintonia sugli altri punti, in particolare sulla dichiarazione dello stato di crisi e sugli interventi in regime “de minimis” a sostegno delle imprese di pesca.

Trematerra ha, quindi, manifestato la piena disponibilità della Regione a valutare la sostenibilità tecnica e finanziaria, non nascondendo, tuttavia, le difficoltà che in questo particolare momento si pongono sul piano finanziario. Per le azioni a sostegno presso le sedi competenti, l’Assessorato – ha garantito – non mancherà di far proprie le ragioni della categoria e di intraprendere iniziative condivise. Le normative europee – è stato ribadito e condiviso – non possono essere modificate. L'aspetto va quindi valutato da un punto di vista delle eventuali iniziative finalizzate a sostenere il settore ad affrontare cambiamenti necessari.