Bimbo nato morto a Crotone, indagate 5 persone
Per il bimbo nato morto all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone nel giorno di San Valentino, sono scattate le indagini a carico di cinque medici che operano nella struttura sanitaria. Caterina Forciniti, 27 anni di Strongoli, era stata ricoverata d’urgenza con un parto cesareo ma il feto era già morto.
Sono indagati, con l’accusa di omicidio colposo. Vincenzo Crea, 54 anni, ginecologo, Giovanni Cosco, 31 anni, anestesista, Vittorio Iozzi, 60 anni, ginecologo, Luigi Mesuraca, 50 anni, neonatologo e Domenico Galea, 53 anni, ginecologo. Molti dubbi potranno essere sciolti per l’autopsia del feto che è stata fissata per venerdì, ed eseguirla, dal medico legale Giulio Di Mizio del Policlinico universitario di Catanzaro. A dirigere le indagine, il pm Enrico Colagreco. I rilievi li stanno effettuando gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Crotone, che hanno già interrogato i sanitari interessati. I parenti lamentano che il fatto che dall'ultimo tracciato, fatto il 9 febbraio scorso, risultava tutto regolare e la donna era stata mandata a casa.
A citare in giudizio i medici è stato il mancato padre del bimbo, Francesco Branca di 31 anni, che si è affidato al legale Massimo Scuteri. Dopo il caso di Gessica Spina, morta dopo il parto, il nosocomio crotonese finisce ancora nell’occhio del ciclone mediatico e giudiziario.