Trasporti: lunedì sit-in Cgil a Reggio Calabria
La Cgil e la Filt-Cgil regionali hanno promosso per lunedì 20 febbraio alle ore 12, in concomitanza con la seduta del Consiglio regionale, un sit-in davanti alla sede dell'assemblea "per protestare per la gravissima situazione in cui versa tutto il sistema dei trasporti calabresi, a cominciare dal taglio dei treni a lunga percorrenza. Abbiamo già, sin dalla fine di ottobre, è scritto in una nota - messo in guardia le Istituzioni sulle gravi ripercussioni che le decisioni di Trenitalia e del gruppo FS avrebbero causato alla Calabria, ed oltre a sterili proteste non abbiamo notato una decisa e ferma presa di posizione in grado di cambiare prima le scelte di ridimensionamento delle risorse decise dal Governo Berlusconi e poi le politiche antimeridionali dell'Amministratore Delegato delle FS, Mauro Moretti. La situazione dei treni a lunga percorrenza è, dunque, nota con il completo isolamento della linea jonica e l'incontro di Scopelliti con il Ministro Passera non ha sortito ancora nessun effetto concreto. Ma a destare ancora più preoccupazione - scrive il sindacato - e' il trasporto ferroviario regionale che rischia di essere completamente smantellato come dimostrano i dati in nostro possesso. Infatti, nel mese di gennaio 2012 sono stati soppressi, nel trasporto ferroviario regionale, ben 271 treni di cui 151 per mancanza di materiale, 37 per guasti al materiale, 77 per "causa di forza maggiore". Dal 1° al 14 febbraio sono stati soppressi 175 treni, di cui 101 per mancanza di materiale, 15 per guasti, 52 per "causa di forza maggiore". Questa situazione provoca, come è evidente, un pesante disagio ai cittadini calabresi, ai pendolari che utilizzano il treno per recarsi quotidianamente al lavoro o a scuola".
C'è quindi - a giudizio della Cgil - una forte responsabilità oltre che di Trenitalia anche di chi governa la Regione che non riesce a rispondere, con opportune iniziative, allo sfascio sempre più evidente in cui versa il trasporto ferroviario regionale. Gran parte dei treni calabresi ha una età che si aggira intorno ai 40-45 anni, mentre i minuetti in dotazione sono 4 ma 3 sono fermi perché da tempo, si stenta a crederlo, non ci sono i pezzi di ricambio. Ecco solo poche ma importanti ragioni per alzare il livello della protesta anche nei confronti della Giunta regionale che, è opportuno ricordare, a novembre dopo le nostre denunce si diceva pronta ad andare a Roma sotto la sede di Moretti. A questo - prosegue la nota - si aggiunga la gravissima situazione in cui versano le aziende del trasporto pubblico locale quasi tutte indebitate e dove, tra qualche mese, si avranno pesanti ripercussioni sui salari e sull'occupazione oltre che sul mantenimento di elementari servizi pubblici per i cittadini. E' per questo che abbiamo da tempo proposto alla Giunta regionale calabrese, alla stregua di quasi tutte le Regioni italiane, di adottare, attraverso una legge, un progetto di riforma con la costituzione di una Azienda Unica del trasporto pubblico regionale tesa a diminuire i costi (per esempio, i consigli di amministrazione), a razionalizzare il settore e a garantire un efficiente sistema di trasporto a garanzia dei cittadini e dei lavoratori. Ma anche su questo non abbiamo ricevuto alcuna risposta". Cgil e Filt annunciano infine una petizione da portare al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, ed al Presidente della Giunta calabrese.