Presentazione di “Carne”, libro sul traffico di organi
Il traffico illegale di organi ha raggiunto cifre impressionanti. Il traffico di reni, per esempio, è stimato nell'ordine dei 15.000 casi ogni anno. Ci sono villaggi in Pakistan in cui, a quasi tutti gli abitanti, manca un rene. Lo sfruttamento dei Paesi poveri ha ormai superato ogni barriera e gli ultimi del mondo vengono quotidianamente derubati non solo della dignità ma anche della loro carne ed è proprio questo commercio di carne, di carne usata come mezzo di scambio e di potere a fare da sfondo a questo nuovo romanzo di Massimo Felice Nisticò intitolato, per l'appunto carne. Il romanzo, appena arrivato in libreria, verrà presentato domani alle 18:30 presso la Sala Placanica della Biblioteca Filippo De Nobili di Catanzaro.
Un avvincente noir che apre uno squarcio su una oscura realtà di cui ancora si sa molto poco: il traffico internazionale di organi umani. Ma la carne di cui parla il romanzo la materia stessa della natura umana, nella quale coabitano, non senza conflitti, le vette dell'ingegno e gli abissi delle perversioni, la forza della coesione familiare e la debolezza delle frustrazioni personali, le aspirazioni più nobili e le pulsioni più bestiali. La carne è la materia biologia che genera sogni e incubi. E' questa carne, così tanto caduca eppure immortale, il terreno sul quale il destino gioca a scacchi con il potere, in una lotta eterna nella quale ciascuno può scoprirsi preda o predatore. Suo malgrado.
L'autore
Massimo Felice Nisticò (Catanzaro 1965) medico chirurgo dal 1989; svolge la professione di urologo nell'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio del capoluogo calabrese. Musicista e compositore, è stato commissario diocesano di Musica sacra per oltre ventanni, maestro di Cappella e direttore della Corale della Cattedrale di Catanzaro fino al 2001. Nel 2009 viene stampata una sua prima raccolta di short stories. Nel 2010 finalista al Premio Nazionale Bruno Chimirri con il romanzo Dove il vento dorme e, nell'agosto dello stesso anno, vincitore del premio nazionale Cesare Pavese 2010 Medici Scrittori per la narrativa inedita con un racconto che aprirà, successivamente, la trilogia pubblicata per Iride (gruppo Rubbettino) dal titolo Un'altra stagione.