Sequestro di manufatto e truffa pari a 365 mila euro a San Giovanni in Fiore
I finanzieri della sezione di polizia giudiziaria della procura della repubblica presso il tribunale ordinario di Cosenza, in collaborazione con i colleghi del nucleo di polizia tributaria alla sede, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro di un manufatto, per l’equivalente di € 365.000,00 circa, emesso dal tribunale del riesame nei confronti del rappresentante legale della società Cooperativa agricola Casearia Silana di San Giovanni in Fiore, operante nel settore della raccolta, prima lavorazione, conservazione di prodotti agricoli.
La condotta delittuosa attribuita agli indagati è quella di truffa aggravata posta in essere dall’amministratore della predetta cooperativa, beneficiaria di contributi pubblici erogati dalla Regione Calabria e precisamente Por agricoltura 2000/2006 - parte Feoga asse iv – reg. Cee 1257/99 – filiera a.pro.zoo - pif carne bovina certificata - misura 4.5. – per complessivi euro 484.121,91 per spese ammesse pari ad € 968.243,82.
Le articolate e complesse investigazioni di polizia economico finanziaria eseguite dalle fiamme gialle hanno permesso di scoprire come il rappresentante legale della cooperativa, per ottenere l’erogazione dell’agevolazione in parola da parte della regione Calabria, con artifici e raggiri ha utilizzato 3 fatture accertate gonfiate nell’importo reale per complessivi euro 160.000,00, nonché dichiarazioni liberatorie false da parte di un fornitore con riguardo al pagamento delle fatture. Infatti, l’amministratore, unitamente al vice presidente della cooperativa, alla di lui moglie, nonché al titolare di fatto della ditta fornitrice con sede in Poggibonsi (SI) avrebbero simulato l’avvenuto pagamento dei predetti documenti contabili, attraverso l’emissione di diversi assegni per l’importo complessivo di euro 160.000,00, assegni in realtà incassati dai menzionati soggetti.