Saracena: sviluppo, moscato, montagna e monnezza

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Sviluppo sostenibile: moscato, montagna, monnezza. Dal ragionato investimento sulla riconosciuta unicità delle eccellenze enogastronomiche locali, alla valorizzazione strategica del considerevole patrimonio montano. Con un punto di partenza, condizione stessa dell’intera azione programmatrice: pulizia, decoro e professionalità nell’accoglienza dell’ospite (con l’istituzione di un ufficio di promozione turistica con diverse unità).

Dal centro abitato, per il quale è in atto un importante progetto di messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico, al centro storico arabo, da sottrarre all’abbandono ed allo spopolamento, trasformandolo in albergo diffuso e polo culturale territoriale con l’Auditorium, di prossima inaugurazione. È stata, e rimane questa, la visione progettuale entro la quale si è mossa, dal 2007, la squadra amministrativa guidata da Mario Albino gagliardi, spesso definito, proprio per l’evidenza delle priorità aggredite nella prima fase di governo locale, il “Sindaco delle tre emme”.

Moscato e prodotti del terroir – L’Amministrazione Comunale non è partita da zero. Essa ha voluto e saputo far tesoro della proficua, storica preziosa esperienza già avviata, attraverso gli sforzi degli imprenditori locali. Su questa strada, che fa del moscato passito l’elemento simbolo ma non l’unico prodotto del terroir, si è innestata una consapevolezza istituzionale importante e, a distanza oggi di qualche anno, un’aumentata e migliorata consapevolezza diffusa, popolare e territoriale.

A questi risultati, tutt’ora in progress, ha certamente contribuito sia l’interazione, ricercata con abnegazione dall’Esecutivo gagliardi, con reti, istituzioni e prestigiose associazioni nazionali di settore, come Slow Food, l’associazione nazionale “Città del Vino” e quella delle “Città dell’Olio” di cui gagliardi è coordinatore regionale; sia la collaborazione con autorevoli guide e con la stampa settoriale nazionale; sia la partecipazione di Saracena ad importanti eventi fieristici nazionali ed internazionali, dal Salone delle Vacanze di Lugano al Wine Festival di Merano.

Montagna e sport – L’Esecutivo gagliardi è partito, anzi ri-partito, da una constatazione semplice: un patrimonio montano considerevole, con 5 pianori, esteso per ben due terzi dei 112 kmq di Saracena, tutti al di sopra dei 900 metri e fino a 1800.

Rimettendo mano a strutture e reti viarie pensate e realizzate nel lontano 1987, ma poi saccheggiate, distrutte ed abbandonate per circa un ventennio, l’Amministrazione Comunale ha puntato con rinnovata attenzione sulle potenzialità eloquenti, dimostrate da numeri e tendenze europee ed internazionali, del turismo montano, sportivo e studentesco, 365 giorni all’anno, stagione dopo stagione.

A Novacco (sul quale vide lungo il campione Franco nones, invitato nel 1986 dall’allora sindaco Gagliardi), sono state ospitate, tra le altre, le finali nazionali dei giochi studenteschi e le gare di orienteering. Ma Novacco (sempre raggiungibile nonostante le condizioni meteo e arrivato a circa 50 posti letto nei rifugi) resta meta turistica primaverile e autunnale con le escursioni micologiche e, da qualche anno, destinazione turistica dove praticare sci da fondo e sleddog, promossa su media regionali e nazionali. Le prossime realizzazioni toccheranno le strutture del pianoro di masistro.

Monnezza e servizi – Una città sporca avrebbe vanificato sforzi e progetti. Ecco perché si è partiti da una piccola rivoluzione manageriale: la fuori uscita dal sistema delle società miste, inaugurando in house una gestione efficace ed efficiente della raccolta rifiuti, con una differenziata giunta a livelli record e la tracciabilità telematica dei rifiuti.

L’apertura, a breve, di una fra le più grandi isole ecologiche della regione completerà il quadro, migliorerà ulteriormente i servizi e con meno costi finali. Analoghi risultati l’Esecutivo ha ottenuto per il ciclo integrato delle acque.