Affidato: “Sanremo è il mio regalo per Crotone”
Si è conclusa da pochi giorni l’avventura sanremese e per Michele Affidato è tempo di bilanci. Per il terzo anno consecutivo l’orafo crotonese è stato protagonista al Festival della canzone italiana con la sua arte e Affidato non nega di aver vissuto, quest’anno, un vero e proprio sogno. Mai come quest’anno, infatti, ha sentito forte il supporto della sua città e delle istituzioni che hanno voluto rappresentargli, attraverso la stampa ed in forma privata, la stima e l’orgoglio per il successo ottenuto a Sanremo. “Voglio ringraziare il presidente della Provincia di Crotone, Stanislao Zurlo, il sindaco della città, Peppino Vallone, la senatrice Dorina Bianchi, il presidente del consiglio provinciale Benedetto Proto, On. Marilina Intrieri e Confartigianato Imprese per i loro messaggi di stima – dichiara Affidato – ma anche i vertici Rai che hanno dimostrato grande considerazione nei miei confronti”. Il pensiero corre innanzitutto a Mauro Mazza, direttore di Rai Uno, che nel corso della conferenza stampa tenutasi all’Ariston nella mattinata di giovedì 16 febbraio, prima della serata evento “Viva l’Italia nel mondo, ha spiegato che al duetto vincitore della rassegna delle canzoni italiane più famose all’estero, sarebbe andata “un’opera d’arte realizzata da un artista che è ormai una vecchia conoscenza del nostro Festival: Michele Affidato, orafo calabrese ormai molto noto al quale vogliamo tutti molto bene e che apprezziamo molto”. Tante, poi, le parole di apprezzamento espresse da Gianni Morandi nel corso della serata di giovedì 16 febbraio, che ha rappresentato un evento straordinario, unico nella storia del Festival per aver portato sul palco dell’Ariston ben 14 ospiti internazionali in una sola serata. Una serata che Affidato ha reso ancora più preziosa con il suo globo in smalti, oro e diamanti con cui alla fine è stata premiata l’interpretazione di “Impressioni di settembre” dei Marlene Kuntz in duetto con Patti Smith. Per ben quattro volte, nel corso della serata, Morandi ha ricordato che il premio era “opera di Michele Affidato, orafo di Crotone”, rimarcando tutte le volte proprio il nome della città. “Sono stato io – spiega Affidato – a chiedere a Morandi di nominare Crotone: si tratta di un regalo che ho voluto fare alla mia città, ho voluto far sapere al mondo che Crotone c’è ed è fatta di persone che hanno voglia di fare”. “Sono orgoglioso soprattutto – prosegue Michele Affidato – del fatto che per Crotone si sia trattato di una pubblicità a costo zero, per la quale non è stato necessario spendere soldi pubblici: la vera promozione territoriale passa attraverso la gente che lavora e si impegna nel suo settore”. “Vivo la mia arte con emozioni, valori e rispetto verso il prossimo – continua il maestro orafo crotonese – e forse questo modo di pormi mi ha fatto acquisire, negli anni, amicizie che mi hanno dato la possibilità di portare la mia arte in eventi come il Festival di Sanremo, dando lustro alla mia città”. Impossibile, altrimenti, ottenere un simile pubblicità per Crotone nell’ambito di un appuntamento con una simile cassa di risonanza mediatica. Un’esperienza, quella sanremese, vissuta da Affidato a tutto tondo con la realizzazione di premi anche per alcune tra le più importanti iniziative collaterali al Festival, come il premio per i 30 anni di Radio Italia, andato al patron Mario Volanti, e quelli consegnati dall’Afi (Associazione fonografici italiani) a personaggi come Rocco Papaleo, Gabriella Schiavo, capo progetto Rai, Raul Casadei, Gigi D’Alessio, i Bidiel e Radio Rai Uno. Terminato il Festival il laboratorio di Michele Affidato è di nuovo al lavoro. Due gli impegni imminenti: uno è in tema con Festival della canzone italiana e consiste nel premio che andrà a Laura Pausini il prossimo 5 marzo, in occasione della tappa calabrese del suo tour, a Reggio Calabria. L’altro impegno riguarda l’arte sacra, altro settore al quale Affidato si dedica con passione: il prossimo 14 marzo l’orafo crotonese sarà ricevuto per la quindicesima volta in Vaticano, dal Pontefice, in occasione della benedizione del giglio di San Michele Arcangelo, opera in oro e argento, realizzata per la comunità dei fedeli di San Nicola dell’Alto.