A Catanzaro sinergia pubblico-privato per riordino rete ospedaliera
"Il recente decreto n° 136 del commissario alla sanità della regione Calabria dovrebbe essere integrato e rivisto in alcune cose soprattutto a favore dell’intero comprensorio di Catanzaro e provincia. - Comunica una nota stampa di Faustina Stella de I Quartieri - Infatti se da una parte l’università deve essere potenziata con un adeguato numero di posti letto, dall’altra parte tale potenziamento non può ricadere e penalizzare esclusivamente la ospedalità privata e l’azienda ospedaliera Pugliese –Ciaccio, che rappresenta l’ospedale più importante dell’area centrale della Calabria.
Infatti quei posti letto, destinati all’università per lo studio e approfondimento così come confermato dallo stesso decreto, salvo qualche eccezione sono poco utilizzabili nell’ambito dell’emergenza-urgenza. Mentre permane il problema dell’integrazione tra l’azienda ospedaliera di Catanzaro e l’università, ecco perché confido nella certa disponibilità della regione Calabria alla quale faccio un accorato appello convinto che come ha sempre fatto, saprà ascoltare e magari avviare una fase di concertazione e confronto con gli ordini professionali e le OO.SS, affinchè si pongano le basi per una revisione ad integrazione dell’ultimo decreto n° 136. - Continua - Fermo restando le limitazioni attivate dal tavolo Massicci a causa del buco milionario, crediamo che almeno una (ri)organizzazione sui posti letto possa essere fatta a costo zero, attraverso la creazione di una sorta di banca dati in rete tra le varie strutture cittadine (pubbliche e private) per garantire una risposta immediata ai pazienti, senza dirottarli in strutture lontane. Insomma, basterebbe mettere in rete i posti letto delle strutture assistenziali del capoluogo decisione per la quale non occorrono tempi biblici, considerato che si tratta soltanto di scelte di buon senso, che eviterebbero i cosiddetti ricoveri impropri.
Così facendo le risorse risparmiate potrebbero essere concesse alle cliniche private per le prestazioni sanitarie di eccellenza."