Isola. Presentazione bando cooperativa chiamata a gestire i beni confiscati
Riceviamo e pubblichiamo comunicato dell'ufficio stampa del comune di Isola Capo Rizzuto sulla presentazione del bando per la cooperativa che gestirà i beni confiscati alla 'ndrangheta
Un passo decisivo verso la costituzione della cooperativa che gestirà i beni confiscati alla ‘ndrangheta nei comuni di Isola Capo Rizzuto e Cirò. Per presentare il bando attraverso il quale si arriverà alla composizione definitiva della cooperativa è stata scelta la sala Giunta del Comune di Isola Capo Rizzuto. È qui che si sono ritrovati il prefetto di Crotone Vincenzo Panico, i massimi vertici delle Forze dell’ordine provinciali, il presidente della Camera di commercio Vincenzo Pepparelli, rappresentanti del mondo dell’agricoltura, il presidente dell’Associazione temporanea di scopo che sta gestendo i terreni in attesa della cooperativa ed esponenti di Libera. Oltre, naturalmente, all’intera Giunta guidata dal sindaco di Isola Carolina Girasole.
Tutti a palazzo Barracco, con una scelta fortemente simbolica tesa a ribadire un concetto fondamentale: lo Stato c’è, e si schiera al fianco e a tutela degli amministratori locali che scelgono un percorso di libertà e legalità. Decidendo di essere “i primi attori – ha sottolineato il prefetto Panico – nella ribellione al malaffare”. La presenza ad Isola del Prefetto e dell’intero comitato per l’ordine e la sicurezza (c’erano il comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Francesco Iacono, il questore Giuseppe Gammino, il comandante provinciale della Guardia di finanza Teodosio Marmo e il comandante provinciale del Corpo forestale Giuseppe Melfi) è stato accolto come un segnale di vicinanza da parte del sindaco Girasole, che ha aperto l’incontro ricordando “il percorso, spesso complesso e tutt’altro che scontato, attraverso il quale siamo arrivati a questo punto. Un percorso che ha avuto tanti protagonisti, sia a livello personale che istituzionale, che oggi voglio ringraziare di cuore”. Il primo cittadino ha poi sottolineato come “la nascita della cooperativa, il suo indirizzo verso la produzioni biologiche, possa essere una svolta per l’agricoltura dell’intero territorio, attivando meccanismi che potrebbero portare grandi benefici per il settore”.
“Oggi lo Stato – ha esordito Davide Pati, dell’Ufficio nazionale beni confiscati di Libera – sta scrivendo una pagina importante di democrazia, sta riportando al centro la persona e il valore fondamentale della libertà. La ‘ndrangheta non può e non deve dettare i tempi dell’economia. E noi da Isola stiamo dimostrando che insieme si può fare, si può sconfiggere la sfiducia e il malaffare”. Insieme, appunto, “perché le due basi del progetto sono i partenariati – ha sottolineato Pati – quello attivato a livello nazionale e quello attivato a livello locale. La forza di questo progetto sono le persone, i cittadini, i tanti enti e i tanti privati coinvolti, la Chiesa, gli organismi professionali. È un segno preciso che la comunità vuole voltare pagina, riappropriarsi di beni accumulati con la violenza e la prevaricazione”. Pati ha poi ricordato che la costituzione della cooperativa rientra nel progetto Policoro, promosso dalla Conferenza episcopale italiana per aiutare i giovani disoccupati del Sud a migliorare la loro condizione.
Ma ha anche sottolineato la collaborazione con grosse realtà provate nazionali, quali la fondazione Telecom e il gruppo Unipol, che hanno condiviso appieno il progetto. “Attraverso il bando – ha spiegato – selezioneremo dodici persone (operai agricoli qualificati e trattoristi, agronomi, responsabili di prodotto) che parteciperanno ad un corso di formazione, al termine del quale sei di loro andranno a formare la cooperativa”. Le domande dovranno pervenire alla Prefettura di Crotone entro il 16 aprile prossimo; il bando e gli allegati possono essere reperiti presso i Comuni interessati o scaricati dai siti internet dei soggetti partner.
“La funzione dell’Ats – ha poi aggiunto Tommaso Innocente – è stata quella di prenderci cura dei terreni in attesa della cooperativa, ma soprattutto creare una rete attorno alla cooperativa stessa, per facilitarne l’inserimento e provare a darle maggiore solidità. La scelta di puntare sul biologico è stata una scelta di salute pubblica, di etica e tutela dell’ambiente. E in questo percorso abbiamo l’appoggio e la condivisione di realtà imprenditoriali nazionali ed estere, che hanno capito il valore del passo che stiamo compiendo”.
A chiudere l’incontro il prefetto Panico, che ha brevemente ripercorso il cammino che ha condotto al bando, “dal progetto Restitutio alla raccolta dei finocchi, fino al punto di svolta costituito dalla raccolta ‘forzata’ dell’orzo: il momento in cui tutti hanno capito che non saremmo più tornati indietro”. A proposito del bando Panico ha sottolineato “ai partecipanti sono richiesti alcuni requisiti morali che impediscano a chi è stato cacciato dalla porta di rientrare dalla finestra; a giudicare sarà una commissione composta da membri della Prefettura, dei due Comuni, dell’Ats e di Libera”. Parte da Isola, dunque, il percorso di libertà e legalità “che vuole restituire ai giovani la possibilità di scegliere liberamente il proprio futuro – ha concluso il sindaco Girasole – perché questi terreni saranno restituiti ai giovani del territorio, senza alcuna ‘colonizzazione’”.