Lavoro: dalla Piana di Gioia Tauro , l’urlo degli Lsu-Lpu
Nei giorni scorsi da Rosarno si è levato l’urlo disperato dei Lavoratori Lsu-Lpu , lo stesso ha trovato eco nella recente assemblea dei lavoratori Lsu-Lpu del Comune di Gioia tauro, tenutasi nella Sala “Nino Gullo” della Cgil della Piana. Sta emergendo, con forza, - Si legge in una nota di Antonino Calogero della Segreteria Generale della Cgil - un pesante malcontento , già cronico , ma aggravato drammaticamente dalla crisi. Si tratta di Lavoratrici e Lavoratori precari già dal 95, senza diritti, invisibili alla politica e ai governi , con parziale esclusione del Governo Prodi, l’unico che ebbe il coraggio di stabilizzare una parte di lavoratori; cioè quelli dei comuni al di sotto dei cinquemila abitanti .Fu questo un fatto importante , non risolutivo, che non agì, purtroppo anche a favore dei lavoratori utilizzati dai comuni più grandi.
Oggi, i comuni sopra i 5000 abitanti - si legge ancora - sono quelli che subiscono le maggiori difficoltà economiche, infatti, in molti casi hanno i conti alla soglia del dissesto. E’ paradossale, tuttavia, che molti grossi comuni, ad esempio Gioia Tauro, a causa del blocco delle assunzioni, utilizzino in servizi essenziali prevalentemente Lsu-Lpu. Non è peregrino pesare che nella piana di Gioia Tauro, se gli LSU –LPU decidono di incrociare le braccia tutti servizi comunali si paralizzano, creando un disagio vero ai cittadini. Di questo, però, molti Sindaci, spesso se ne dimenticano; addirittura qualche amministratore, per non smentire la sua miopia , non trova di meglio che querelare il rappresenta sindacale che, con pazienza, cerca di moderare una più che giustificata disperazione e denuncia la sempre più drammatica messa in discussione dei già deboli diritti.
In questo quadro, pertanto, è significativo l’appello lanciato dal Sindaco di Rosarno e rivolto a tutti gli Enti che utilizzano i precari per chiedere un intervento concreto sia da parte della Regione Calabria che da parte del Governo Nazionale. Anche noi come Cgil riteniamo che la discussione in corso sulla riforma del mercato del lavoro debba dare risposte anche alla parte più debole e invisibile; il Ministro Fornero non può non ascoltare l’appello e l’invito del Sindaco di Rosarno e della Cgil che non ha mai rinunciato a battersi per lo svuotamento del bacino LSU-LPU attraverso la stabilizzazione negli Enti. Riteniamo, pertanto, che non si possa più attendere oltre e che non si debba rischiare che ancora una volta i processi passino sopra la testa dei precari e delle loro famiglie. Accogliamo, perciò, in pieno l’appello dei lavoratori e del Sindaco e concorderemo nei prossimi giorni una Assemblea Generale di Tutti i precari della Piana da tenersi a Rosarno.
Siamo certi che, in continuazione, con l’agitazione dei lavoratori già in atto, questo sarà l’inizio di un importate mobilitazione; una lotta di civiltà che serva a dare dignità ai lavoratori e alle loro famiglie.
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