Peculato e falso ideologico, fermo per impiegato Asp Catanzaro
Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro - sotto il coordinamento del procuratore della repubblica presso il tribunale di Lamezia Terme, dott. Salvatore Vitello, e del sostituto procuratore, dott. Domenico Galletta - ha eseguito il fermo di polizia giudiziaria nei confronti di un impiegato dell’Asp di Catanzaro, responsabile dei reati di peculato continuato e falso ideologico in atto pubblico. La metodologia criminosa adottata - puntualmente ricostruita dai finanzieri - si basava su una insidiosa serie di falsi documentali, che hanno permesso al fermato di appropriarsi indebitamente di gran parte delle somme di denaro che gli assistiti pagavano, a titolo di ticket, per le visite specialistiche e/o per gli esami di laboratorio presso la struttura sanitaria ubicata in Nocera Terinese.
In dettaglio, il responsabile dell’area amministrativa del poliambulatorio, attraverso artefatte annotazioni contabili e l’emissione di documentazione falsa, comunicava agli uffici centralizzati dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro incassi di ticket notevolmente inferiori rispetto a quelli effettivamente riscossi dagli assistiti; ciò al fine di poter versare soltanto in parte quanto spettante all’ente pubblico e trattenere illecitamente per sé la differenza. Ad oggi, è stato accertato che nei soli mesi di dicembre 2011, gennaio e metà febbraio 2012 sono state sottratte alle casse dell’azienda sanitaria somme per complessivi € 6.492,17. Dalla documentazione sottoposta a sequestro, tuttavia, appare che tale condotta illecita sia stata perpetrata per un lasso di tempo molto più ampio (alcuni anni) e, pertanto, sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a quantificare compiutamente l’entità complessiva del danno arrecato.