Sopralluoghi del presidente Mario Oliverio nei centri del Basso Jonio
Il presidente della Provincia Mario Oliverio si è recato ieri nei centri del Basso Jonio cosentino, raggiungendo anche i centri dell’interno sino a quelli in Sila, messi letteralmente in ginocchio dall’ondata di maltempo delle scorse settimane, tra abbondanti precipitazioni nevose, seguite dalle violente piogge, che hanno ulteriormente aggravato situazioni di dissesto che ora, in modo rilevante, interessano tanto la viabilità quanto gli stessi centri abitati.
Una lunga giornata a Scala Coeli e nella sua frazione San Morello, a Terravecchia, Mandatoriccio, Longobucco, Campana, Pietrapaola, Caloveto, Paludi tra scenari devastati – strade collassate, collegamenti interrotti, cittadini evacuati dalle abitazioni, frane consistenti in movimento, minacce per alcune parti di centri abitati- e la preoccupazione crescente degli amministratori.
Tecnicamente un sopralluogo, ieri, per il presidente della Provincia, istituzione in modo permanente impegnata a fronteggiare le emergenze che si ripetono, effettuato con gli assessori Arturo Riccetti, Leonardo Trento, Giovanni Forciniti, con il dirigente del Settore Viabilità Stefano Aiello, tecnici dell’Ente ed ancora il geologo Carlo Tansi del Cnr; ma di più, una fattiva vicinanza ad amministratori e comunità, a rischio isolamento, che contano danni su danni. Secondo un prima stima delle strutture dell’amministrazione, oltre 3milioni e mezzo di euro per la viabilità provinciale.
Della gravità della situazione, un quadro tangibile si è colto nei vertici tenuti da Oliverio- nei luoghi dei disastri- con sindaci ed amministratori.
“ E’ una situazione davvero drammatica- dichiara oggi il presidente Oliverio-. Tutti i Comuni del Basso Jonio sono stati colpiti seriamente, danneggiati nelle infrastrutture, nei centri abitati. Il cimitero di Terravecchia, per fare un esempio, ha subito importanti fratture con un movimento franoso in atto, cosa che si ripete per una stessa parte del cimitero di Mandatoriccio. Proprio a Mandatoriccio vi è una seria situazione di rischio per numerose civili abitazioni poste su un costone che in questi giorni è stato interessato da movimenti franosi.”
“Particolarmente preoccupante- aggiunge- si presenta la situazione a Longobucco, dove un intero versante sopra il centro urbano si è messo in movimento con fratture consistenti che costituiscono il segno evidente di un rischio alto per il centro abitato. E’ necessario un intervento urgente e mirato per monitorare la situazione con costanza, al fine di tutelare la comunità. Il sindaco e gli amministratori non possono essere lasciati soli. Ed ancora, abbiamo interruzioni di strade comunali, provinciali. Il rischio è l’isolamento.”
“Questa vicenda- aggiunge Oliverio- ripropone ferite che richiedono interventi di sistemazione idrogeologica strutturale da parte dello Stato. Purtroppo in questi anni, malgrado le ripetute sollecitazioni non vi è stata una attenzione adeguata da parte dello Stato e della Regione. Nel 2009 e 2010 abbiamo avuto due alluvioni che hanno determinato fratture serie sul territorio; quelle calamità non hanno avuto la dovuta attenzione e le risposte concrete e necessarie attraverso interventi mirati alla sistemazione idrogeologica. L’allora capo della Protezione Civile Bertolaso assunse impegni che non hanno avuto seguito. Le risposte che erano necessarie non ci sono state. Adesso siamo davvero ad un punto limite e si tratta di intervenire.”
“Ho fatto- mette ancora in evidenza il presidente della Provincia- il sopralluogo con i sindaci perché intanto le comunità non siano lasciate sole. Ho avuto modo di sentire il Prefetto che sta seguendo direttamente e con costanza la situazione e nelle prossime ore faremo un punto, assieme ai sindaci interessati , per valutare le iniziative da assumere. Io ritengo che sia necessaria una risposta dello Stato centrale per far fronte a questa situazione in alcuni casi di vera e propria emergenza. Ritengo altresì che la Regione debba assumere con priorità la problematica del dissesto idrogeologico e dell’assetto del territorio. Sarebbe grave continuare a sottovalutare questa problematica. Per quel che ci riguarda,abbiamo sentito il dovere di intervenire non solo per la viabilità provinciale ma anche sulle strade che non sono di competenza della Provincia , che in molti casi costituiscono i veri e propri corridoi di collegamento, di accesso ai servizi per i cittadini. Le nostre strutture ed i nostri mezzi sono mobilitati in modo permanente. Le comunità non possono essere lasciate sole. Nelle situazioni di emergenza è indispensabile che le istituzioni siano presenti. Continueremo a dare il nostro sostegno, con una presenza costante sui territori.”