Sanità: Aiop Cosenza, momento delicato per il settore
Si è tenuta questa mattina una riunione tra i rappresentati delle case di cura private cosentine dell' Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata), "decisi - recita un comunicato - a individuare una strategia comune e condivisa per fronteggiare il delicato momento vissuto in sanità sul nostro territorio. Al centro del dibattito - si legge - le misure previste dal piano di rientro, con particolare riferimento al DPGR 18 del 2010 in base al quale è prevista una drastica riduzione dei posti letto per acuti. Una perdita che si aggirerebbe intorno a circa 750 unità, abbassando al 2,5 il relativo indice rispetto alla media nazionale. Proprio attorno al tema della riconversione e della riorganizzazione dell' intero comparto sanitario, l'Aiop - continua la nota - intende dialogare e confrontarsi con gli altri attori coinvolti, in primo luogo la Regione Calabria e l'Azienda Sanitaria. Il delicato momento, pur tenendo nella debita considerazione l'improrogabile necessità di contenimento dei costi, impone secondo i membri cosentini dell'Associazione di individuare soluzioni incisive che diano maggiore respiro alle politiche sanitarie".
In vista delle imminenti nomine dei vertici provinciali dell'Aiop di Cosenza, i componenti dell'associazione, si legge, "hanno, pertanto, ritenuto opportuno fare il punto sulle spinose questioni che stanno determinando ormai da tempo una sofferenza dell'intero settore sanitario, contribuendo ad alimentare un clima di sfiducia sociale e di impoverimento dei servizi. Determinante in quest'ottica - prosegue la nota - resta la questione dei crediti pregressi che ha peggiorato la già poco felice condizione di numerose strutture sanitarie del cosentino alcune, com'è tristemente noto, ormai a rischio chiusura. Proprio nel tentativo di evitare un'ulteriore riduzione dei servizi sanitari e il conseguente impoverimento dell'intero territorio cosentino, l'associazione delle case di cura private si sta attrezzando per individuare soluzioni praticabili in collaborazione anche con le altre associazioni di categoria e con tutti i soggetti interessati a realizzare una politica di riordino del comparto sanitario che non sia orientata nell'unica miope direzione dell'abbattimento dei costi".