Federalberghi : “Recessiva. Già la crisi costringe a prezzi stracciati”
"Costretti dalla mancanza di concertazione e di disponibilità concreta da parte delle istituzioni rispetto a quelle che sono le esigenze del nostro comparto, utilizziamo i mezzi che forse più confacenti a sensibilizzare le amministrazioni locali. - Comunica una nota del presidente Domenico Tolone - Ci si rende sempre più conto che oramai è consuetudine fare riferimento a forme di sviluppo legate al turismo e chiunque giunga ad amministrare scopre l’uovo di Colombo, dichiarando di voler assolutamente puntare su questa forma di crescita economica per il territorio. Abbiamo il sole, il mare, la storia, i prodotti enogastronomici, insomma tutto quanto occorre per essere competitivi sui mercati. Quante volte e da quanti amministratori abbiamo udito queste parole, tante, troppe, ed a tutti i livelli istituzionali.
Bene, felici di ascoltarle, ma poi c’è la realtà, il fatto che esiste un mercato con cui competere a livello territoriale.
Ci si rende conto che la propaganda lascia poco spazio al lavoro e dunque tende a fare morire anziché a rilanciare le imprese turistiche.
Certo non è l’unica causa, anche noi abbiamo le nostre colpe, però forse la colpa principale è quella di non farci sentire con veemenza, scusandoci quasi per il disturbo arrecato. Da una riunione tenutasi tra le oltre 30 strutture aderenti a Federalberghi e da un recente incontro tenutosi con il Segretario nazionale, dott. Cianella, è scaturita l’esigenza di assumere un atteggiamento diverso e nuovo nei confronti sia degli aderenti che delle istituzioni. Se oggi si fa un giro per la rete si possono trovare delle camere doppie in hotel 4 stelle dai 35 ai 60 euro per notte. - Continua - Ma apprendiamo che al comune di Isola Capo Rizzuto, comune con il più alto tasso di ricettività turistica della provincia, nell’ultima seduta del Consiglio, si è parlato di una ipotetica istituzione dell’imposta di soggiorno. Apprendiamo anche dell’ampio consenso riscontrato nella promozione di tale imposta, considerato il fatto che sarebbero state formulate anche alcune proposte per la definitiva istituzione e la successiva approvazione del regolamento di tale imposta. Il Decreto legislativo 23/2011 attribuisce ai comuni turistici la facoltà di istituire l’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio.
Tutti d’accordo dunque, o quasi, maggioranza ed opposizione: ci fa piacere vedere questa sintonia istituzionale per il bene del territorio. Non riusciamo però ad intravedere il beneficio derivante da una simile scelta. Dicono che, nel caso specifico, non servirà a coprire i buchi di bilancio, ma verrà investita per lo sviluppo turistico del territorio.
La verità è un’altra, non si capisce veramente dove vivano in comune: gli albergatori possono dimostrare, carte alla mano, l'impressionante generale abbassamento dei prezzi e anche dei clienti negli ultimi anni. Al momento, però, non c'è un progetto, mancano completamente i servizi, siamo costretti a sopperire noi stessi alle carenze dei comuni, manca completamente la concertazione, è più semplice discutere di atti le cui conseguenze ricadranno su altri.
La provincia di Crotone come ogni anno va alla Bit da sola, senza coinvolgere le categorie del territorio, come se fossero loro a doversi promuovere, non le strutture alberghiere. - Conclude - Il Comune di Isola chiacchiera di turismo senza avere programmi concertati con gli albergatori, mentre l’aeroporto chiude senza che il comune stesso abbia sottoscritto quote.
Le strade crollano sotto i nostri piedi e non abbiamo notizie delle royalties che dovrebbero servire a creare sviluppo, nessuno programma la stagione estiva sin da ora. Pronti alla mobilitazione, esausti dal pressapochismo con cui si affrontano le questioni legate al territorio ed al turismo, attendiamo risposte concrete e, soprattutto, immediate."