Censore e Guccione: prorogare il contratto dei precari dell’ospedale di Vibo
“Scopelliti dia mandato ai Commissari dell’Asp di prorogare i contratti del personale medico e paramedico in scadenza. Non capiamo da cosa derivi questa ostinazione a differenziare il trattamento per l’ospedale di Vibo ed a svuotarlo dei servizi e del personale che è necessario per farlo funzionare a garanzia dei livelli essenziali di assistenza”. - Con queste parole si e espresso il consigliere regionale del Partito democratico Bruno Censore a pochi giorni dalla visita presso l’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia fatta insieme al collega Carlo Guccione e al Deputato Franco Laratta. - “La situazione non è più sostenibile - ha commentato il consigliere democratico. Oltre alle debolezze strutturali che abbiamo riscontrato nel corso della visita e che abbiamo chiesto di porre sotto osservazione si aggiunge il pesante problema della carenza di personale che tra tre settimane si aggraverà ulteriormente a causa della scadenza contrattuale dei 21 medici e dei 10 paramedici precari che attualmente garantiscono la funzionalità del Pronto soccorso e quella di alcuni reparti.
Per queste ragioni, insieme a collega Guccione abbiamo inviato una lettera al Commissario Scopelliti per sollecitarlo a dare mandato ai Commissari dell’ASP di prorogare i contratti di detto personale almeno fino al 31 dicembre 2012 per come è già avvenuto nelle altre province calabresi. Se questo non avvenisse – ha detto Censore – si arriverebbe al blocco totale dell’attività del punto di primo intervento e conseguentemente a quella dei reparti da dove il personale medico dovrebbe trasferirsi per far fronte alle emergenze dello stesso pronto soccorso. L’ irragionevolezza di questo disegno ci indigna ancora di più – ha sostenuto con forza Censore - dal momento che il piano della rete sanitaria voluto da Scopelliti prevede funzioni Spoke per l’ospedale di Vibo senza che questa struttura abbia né gli strumenti né tantomeno il personale sufficiente. Questa situazione si aggrava ancora di più dal momento che, nei mesi precedenti, l’attuazione del piano di rientro aveva svuotato gli altri ospedali della provincia quello di Serra, di Soriano e di Tropea, smembrando di fatto un sistema sanitario che copriva un territorio orograficamente difficile e complesso e che ora deve fare affidamento unicamente sull’ospedale di Vibo, peraltro in via di depotenziamento. La prova che il disegno della sanità di Scopelliti sia fallito – ha concluso Censore - è ormai sotto gli occhi di tutti ed in particolare sotto gli occhi dei cittadini vibonesi che giorno dopo giorno assistono impotenti alla lenta ed inesorabile agonia dello Jazzolino. Dal canto nostro sollecitiamo Scopelliti a rivedere le sue posizioni intervenendo in tempo utile a prorogare il contratto del personale medico e paramedico precario, e risolvere definitivamente una vicenda che sta assumendo contorni paradossali che di fatto annullano la garanzia dei servizi sanitari essenziali senza i quali verrebbe meno la tutela della salute per la maggior parte della popolazione vibonese.