Elezioni delle RSU: soddisfazione di Giovanni Donato (Cgil)
“Il Segretario Generale della CGIL di Cosenza esprime la propria soddisfazione per i risultati delle elezioni delle RSU - Rappresentanze Sindacali Unitarie - che hanno visto le liste della CGIL ottenere una grande affermazione. - È quanto si legge nel comunicato di Giovanni Donato segretario della CGIL Cosenza - La forte affermazione della CGIL che ha contrastato con le mobilitazioni il disegno del Governo Berlusconi è la risposta più concreta contro l’idea di indebolire e marginalizzare il sistema pubblico nel nostro Paese.
I risultati ottenuti dalla CGIL nel Comune di Cosenza con 234 voti di preferenza rispetto ai 174 della passata votazione lo fa diventare il sindacato più rappresentativo, mentre diventa il secondo sindacato con334 voti alla Provincia rispetto i 196del responso precedente, azzerando la distanza dalla CISL da centinaia di voti a solo 27; diventa la prima organizzazione sindacale con 234 voti all’Università della Calabria rispetto ai precedenti 161, con l’affermazione straordinaria, oggi 8 marzo, della delegata CGIL Marisa Fasanella che è risultata la delegata più votata in Italia nel settore Universitario ;confermano la grande avanzata della CGIL e del consenso dei suoi delegati i risultati dei Comuni di Rende e Acri con più del 50% dei consensi e dell’insieme dei tanti distretti scolastici e Amministrazioni Comunali. Grossi risultati si sono ottenuti nelle Comunità Montana e anche nel settore della sanità che vede la CGIL ottenere un miglioramento del proprio dato all’Azienda Ospedaliera e all’ASP. Così come la tendenza positiva in tutte le scuole dove erano presenti i candidati della CGIL e la conquista del delegato per la prima volta al CNR e al Conservatorio.
Giovanni Donato, in primo luogo giudica positivamente l’affermazione del sindacato confederale nel suo insieme ma è stato soprattutto, uno straordinario esercizio di democrazia poter dare il diritto ai lavoratori di esprimersi democraticamente e di poter scegliere da chi farsi rappresentare, Una battaglia che prende in carico un valore che va al di là del suo significato sindacale ed insieme al referendum sull’acqua, all'accordo dello scorso 28 giugno su rappresentanza e democrazia, assume una valenza politica, sulla voglia di democrazia e partecipazione che c’è in questo Paese e che dovrebbe far riflettere la politica”.