I Quartieri, il candidato Scalzo e le sue risposte suggerite
"E finalmente le carte di sono scoperte… La sinistra oltranzista, monolitica, ammuffita che dice di sostenere il nuovo rappresentato da Scalzo, ha mostrato il suo vero volto! - Comunica una nota stampa del presidente de "I Quartieri", Alfredo Serrao - Ma c’è di più… Ha sancito pubblicamente nel suo ultimo comunicato: “che alcuni sindaci succedutisi dopo la caduta della Prima Repubblica a Catanzaro non hanno portato nessun beneficio durevole alla citta”. A tal proposito ci sovviene un primo nome, quello dell’ex sindaco Rosario Olivo, distintosi negli anni del suo mandato per immobilismo, per inerzia e per aver affossato la città di Catanzaro con la sua inesistente programmazione, tanto da aver provocato i guasti ed i mali che sono sotto gli occhi di tutti... almeno di quelli che non vogliono far finta di non vedere!
Proprio quel Rosario Olivo che, insieme ai suoi colonelli, oggi tira le fila da dietro nella campagna elettorale di Scalzo, facendolo apparire, e ci dispiace (sig) suo malgrado, una comparsa in una commedia già vista, dove oltre la facciata c’è il nulla !
E’ ovvio che per sostenere le loro argomentazioni fatte solo di proclami e di tanto livore, nella consapevolezza degli errori ed orrori della giunta Olivo di cui il buon Scalzo è la prosecuzione soltanto un attimo rinfrescata, oggi evocano la duplicazione di modelli città, ma soprattutto cavalcano, nella inconsapevolezza del ritorno, un campanilismo becero che mira a dividere una regione, quando invece la politica dovrebbe cercare di unire. - Continua - A Catanzaro e soprattutto con Sergio Abramo non c’è, non c’è mai stato e mai ci sarà una duplicazione del cosiddetto modello Reggio, sia perché i catanzaresi hanno già sperimentato positivamente la gestione Abramo, sia perché allo stesso si riconoscono capacità di autonomia amministrativa, sia perché la politica non è fatta di modelli o di modellini, bensì di risposte.
Se la prima risposta a Catanzaro è quella di rimettere in ordine i conti, che il buon Olivo ha dissestato, allora pare inopportuno usare il metodo del sigillo, quando le argomentazioni sono a zero! Ma soprattutto è oltremodo inopportuno, quando il backstage dell’alleanza di Scalzo è costellata da tanti che hanno sparato su questa città….ed hanno ancora in mano la pistola fumante !
D’altronde usare il metodo della duplicazione, imponendo sigilli o apponendo francobolli, non fa altro che fare un male alla politica stessa, non intesa solo come ideologia, ma come risposta e come servizio. Un qualcosa che purtroppo resta come qualità del candidato Scalzo, che a furia di ricevere benedizioni, sigilli ed investiture, dai soliti noti (Olivo, Occhini, Soriero, Guerriero, e perché no anche Loiero) è diventato un prodotto di misera filatelia….senza valore, anche perché non è un Gronchi rosa! - Conclude - Di certo i catanzaresi vogliono vincere, vuole vincere una città e vuole vincere la gente comune che quotidianamente tira la carretta, che non vive di spot elettorali, che non alberga in stanze europee per prebende ricevute, che conosce la differenza fra la verità dei fatti e la bugia delle invenzioni e che, vede in Sergio Abramo l’attore e la risorsa per il riscatto."