Rossano, lsu e lpu: stabilizzazioni e mansioni
Stabilizzazioni e ripristino delle mansioni dei lavoratori socialmente utili (LSU) e di Pubblica utilità (LPU). Necessità di riportare alla normalità i sette progetti finanziati dalla Regione Calabria, sei dei quali relativi all’ambito della valorizzazione e tutela ambientale ed alla manutenzione, uno riguardante l’assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili. Sintonia nel dialogo tra Amministrazione comunale e sigle Sindacali per la tutela dei lavoratori. - È quanto è emerso nell’incontro di ieri pomeriggio, martedì 13, avvenuto presso i locali della delegazione comunale dello Scalo, al quale hanno preso parte il sindaco Giuseppe Antoniotti, i rappresentanti delle sigle sindacali: CGIL Andrea Ferrone, UIL Temp Francesco Piterà e Giandomenico Petrassi, UILM Simonetta Celestino, alla presenza dei dirigenti comunali Leonardo Calarota e Natale Brogneri e del Responsabile Ufficio Personale Lina Cetera.
Nessuna discriminazione nei criteri adottati da questa Amministrazione – ha spiegato il Primo Cittadino – nel ripristino delle mansioni dei lavoratori, come previsto nei progetti originari che ho trovato del tutto scompaginati, al momento del mio insediamento. È mia intenzione andare incontro il più possibile a quelle che sono le richieste del personale, ma è anche vero che bisogna rispondere alle necessità della nostra Città e dell’Ente. Non è possibile investire ulteriore denaro pubblico per assicurare dei servizi che dovrebbero essere garantiti da questi lavoratori, che sono stati, successivamente, spostati a fare tutt’altro. Sarebbe uno sperpero che questo Comune non può e non vuole permettere.
È fondamentale – ha continuato il Sindaco - che le unità previste ad operare nell’ambito del verde pubblico, del risanamento ambientale e della manutenzione, tornino ad occuparsi di queste mansioni, esplicando un reale bisogno per la comunità. Lo stesso vale per il progetto che riguarda l’assistenza domiciliare agli anziani ed ai disabili, per il quale erano previste originariamente circa trenta unità, ma di cui appena cinque sono rimaste attive. Auspico – ha concluso Antoniotti - che si possa continuare sulla strada della concertazione, per rendere funzionale, un progetto che, non avrebbe ragione d’essere se deviato su altri obiettivi, e che, pertanto, porterebbe ad avere in organico operatori in esubero.
I sindacati, convenendo con le esigenze dell’Ente, hanno dimostrato disponibilità al dialogo, formulando proposte e suggerimenti attinenti alle mansioni dei lavoratori per collaborare con gli uffici comunali.
Inoltre, è stato programmato un incontro nei prossimi giorni, alla presenza dell’Avv. Prof. Luca Tamassia, consulente professionista, esperto in gestione ed organizzazione risorse umane, per trovare soluzioni giuridiche ad alcune proposte avanzate dai sindacati.