Congresso provinciale del Pdl Crotone, l’on. Pacenza presenterà una sua mozione
“Davanti al continuo rincorrersi di voci non ufficiali trapelate nel corso delle ultime ore, secondo le quali si sarebbe raggiunta un’intesa unitaria per eleggere il coordinatore provinciale del Pdl di Crotone, informo ufficialmente della mia candidatura per concorrere alla stessa carica durante il congresso territoriale di prossima celebrazione”.
Il consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, preannuncia l’intenzione a depositare una propria mozione per concorrere alla guida del Popolo della libertà di Crotone.
“A questo punto – incalza l’onorevole Salvatore Pacenza – devo garantire tutte le amiche e gli amici, ma anche i miei colleghi e più stretti collaboratori, che continuano a sostenere la mia candidatura e credono nel mio modo cristallino di fare politica. Mi considero un uomo delle istituzioni, ma ancor prima un esponente di primo piano del partito a livello provinciale e regionale. Sono stato sempre rispettoso degli accordi presi anche e solo attraverso una stretta di mano. Ma davanti agli artifizi e alle ipocrisie della politica nostrana sento di dover reagire per dare un segnale di cambiamento a questo partito che va costituendosi. La piena affermazione del Pdl su base provinciale, lasciatemelo dire, è oggi viziata da spinte identitarie troppo recenti e pervasive per essere spazzate via col semplice cambio del simbolo. Persistono ancora al nostro interno i raggruppamenti e le fazioni dei vecchi partiti che sono confluiti in questa nuova identità politica. Ecco perché ribadisco con forza che al Pdl di Crotone serve un coordinamento provinciale di superamento, in grado di abbattere gli steccati rispetto ai vecchi partiti di provenienza. Altrimenti, continueremo a registrare quelle spaccature elettorali che hanno decretato il centrodestra perdente alle scorse Amministrative su Crotone pur avendo i moderati la maggioranza piena dei voti al primo turno. Il grande progetto politico del Pdl di Crotone, da qui a breve, dovrà essere quello di rendere il partito la casa dei moderati, liberali, riformisti e cattolici di questa provincia. Ma per farlo bisogna svestirsi. Dal mio, ho scelto da tempo ormai di interpretare il ruolo politico e istituzionale assegnatomi seguendo le direttrici della modernità e del riformismo liberale e cattolico”.