Abramo: “Non permetterò che Catanzaro faccia la fine di Napoli”
“Non permetterò che la città di Catanzaro faccia la stessa fine di Napoli. Se sarò eletto sindaco il mio primo impegno sarà quello di risolvere l’emergenza rifiuti con immediatezza e drasticità, ripristinando quella qualità del decoro urbano che aveva caratterizzato il Capoluogo negli anni del mio mandato”. Con queste parole Sergio Abramo ha commentato la drammatica situazione dei rifiuti che stanno invadendo tutti i quartieri della città, rendendo difficoltoso persino l’accesso ad abitazioni, uffici e luoghi pubblici e mettendo a rischio la stessa salute dei cittadini. “La situazione a Catanzaro è ormai vicina all’orlo del baratro – ha detto il candidato sindaco impegnato in un sopralluogo in varie parti del Capoluogo e alla presenza di numerosi cittadini – e bisogna fare chiarezza sui motivi che hanno portato al colpevole esaurimento anticipato della discarica di Alli a causa delle diverse tonnellate di rifiuti accumulatesi negli ultimi anni. La fallimentare gestione dei rifiuti e l’elevato costo, anche in termini di salvaguardia ambientale, dello smaltimento degli stessi ci vedrà impegnati a concepire un ciclo di gestione dei rifiuti che, partendo dalla raccolta porta a porta, arrivi ad eliminare totalmente il conferimento in discarica”.
La possibile soluzione del problema prospettata da Abramo è quella di puntare su una raccolta differenziata che permetta di contenere l’aumento dei costi, garantendo la sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale: “Con l’attivazione progressiva della raccolta domiciliare – prosegue - si potrà avviare un processo virtuoso e consapevole, sul modello già sperimentato in molte parti del mondo, che consentirà un risparmio dei costi senza pesare sulle tasche dei cittadini”. Lo stesso Abramo ha fatto, quindi, riferimento all’opportunità di concepire i rifiuti come preziose risorse economiche: “L’incremento di incidenza della raccolta differenziata può avvenire solo attraverso il ritiro della spazzatura in prossimità del domicilio – prosegue -.
Sarà necessario, a tal fine, avviare un progetto sperimentale, stipulando una convenzione con il Conai (Consorzio Nazionale imballaggi) e con il Corepla (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica), in grado di generare posti di lavoro senza incidere sul bilancio comunale. Anzi, si potrà fare cassa guadagnando dallo smaltimento dei rifiuti attraverso il trattamento termico degli stessi che non dovranno, quindi, andare in discarica e nemmeno essere bruciati. La soluzione migliore per trattare i rifiuti è, infatti, rappresentata dalla pirolisi con la produzione di gas per generare energia e residui solidi inerti. Tali impianti – conclude Abramo - potranno essere usati anche per bonificare discariche esistenti e possono rappresentare un modello di riferimento virtuoso per l’intera Calabria”.