Comunali. Abramo e Ciconte al ballottaggio: il Pd sprofonda e Fiorita è il vincitore morale

Catanzaro Politica
Ciconte, Fiorita ed Abramo

Scrutini completati, molto a rilento, nel capoluogo di regione. Anzi, no: quasi completati. All’ora in cui scriviamo manca ancora il responso di un solo seggio ma l’analisi è comunque chiara.

Ovvero che la palma di vincitore morale va a Nicola Fiorita che con le sue tre “piccole” liste (Cambiavento, Insieme per Fiorita e Catanzaro 1594), porta a casa un onorifico 23,36%: circa 13 mila voti in tutto; non pochi ma non sufficienti per strappare il secondo posto al ballottaggio al più “potente” (quanto a macchina elettorale) Vincenzo Ciconte, appoggiato dall’intero pianeta “Piddino”, forte di una corazzata di ben 11 simboli che vanno dai Dem (umilianti i soli 2500 voti ottenuti!), ai centristi dell’Udc, dalla “Sculchiana” Catanzaro in Rete, ai Socialisti, all’Idv e, per non farsi mancar nulla, anche ad una lista dal nome fragoroso di “Pensionati d’Europa”.

Il 25 giugno, al secondo turno, dunque, sarà un faccia a faccia proprio tra Ciconte (fermo a quasi il 31%) e l’intramontabile Sergio Abramo, distaccato di 8 lunghezze - s’attesta a più del 39% - accompagnato nella corsa da Forza Italia ed altre cinque liste: AP Catanzaro da Vivere, Con Abramo, Federazione Popolare, Officine del Sud e Obiettivo Comune.

E proprio la bandiera berlusconiana di Forza Italia sventola sulla municipalità: è il partito più votato dai catanzaresi con oltre 5100 segni sulle schede. Il Pd, come dicevamo, di voti ne prende poco più della metà: è il settimo nella classifica della città. Conta poco, insomma: la sola e neonata lista civica di Fiorita, Cambiavento, lo stacca di quasi mille voti.

Appuntamento allora fra due settimane, domenica 25, per questa sfida all’ultimo voto. La curiosità è sapere come si sposteranno proprio le preferenze finite all’outsider giallorosso. Movimento 5 Stelle non pervenuto.

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