Minori: i senatori Amati, Serafini e Bruno chiedono intervento in Calabria

Calabria Attualità

I Senatori Silvana Amati, Anna Maria Serafini, Franco Bruno, hanno formulato un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri - Al Ministro dell’Istruzione, Università e della Ricerca sulla "Carta dei doveri dei bambini e degli adolescenti" , iniziativa dell’Ufficio regionale scolastico della Calabria. La proponiamo integralmente:

“Premesso che: la Calabria è una regione con una situazione di forte criticità minorile, come emerge da incontrovertibili dati afferenti l’elevata dispersione scolastica, la delinquenza minorile, le generali situazioni di disagio dei minori, le problematiche di integrazione socio-culturale, i contesti in cui i minori subiscono situazioni di clandestinità etc.; è dato altrettanto incontrovertibile l’esistenza nella medesima regione di criticità nei servizi di aiuto, sostegno ed educazione dei minori (assenza, per alcuni comuni dei servizi sociali, dei sistemi di aiuto-aiuto, carenza dei servizi diagnostici e terapeutici necessari ai minori portatori di handicap e quant’altro attenga alla presa in carico dei minori e delle famiglie in situazioni di disagio). E’ indiscutibile l’esistenza di una stretta correlazione tra i due fenomeni; tali fenomeni producono nel territorio della regione l’affievolimento ad interessi legittimi di quei diritti che troppo spesso sono dati per acquisiti e scontati; nonostante quanto sopra evidenziato, la regione Calabria è fortemente impegnata nell’adottare tutti gli strumenti volti alla difesa dei “ diritti dei bambini di ogni colore, religione, cultura ed etnia, al fine di contribuire a promuovere il diritto ad una famiglia, all’istruzione ed all’assistenza sanitaria a tutti i bambini”, tanto da essere una delle poche regioni che già nel 2004 ha istituito il Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza; i compiti ed al contempo i doveri del Garante concernono la promozione della cultura e dei diritti dei minori, il collegamento tra le amministrazioni, la vigilanza, il controllo e la segnalazione di violazioni dei diritti dei minori, i rilievi su atti normativi, l’istituzione di servizi e la partecipazione alla raccolta dati;

rilevato che: in data 23.11.2011, la Regione Calabria, l’Ufficio scolastico regionale e l'ente privato denominato “Osservatorio sui diritti dei minori”, in assenza di coinvolgimento alcuno delle competenti Autorità ovvero Istituzioni preposte alla tutela dei minori, hanno adottato una “Carta dei doveri dei bambini e degli adolescenti”; detta carta, che si propone di “ripristinare le regole del gioco” e si rivolge indistintamente a tutti i minori ( … in qualsiasi fase ci si collochi, dalla prima infanzia all’età adulta…), è stata adottata, sovvertendo, pedagogicamente l’approccio dei soggetti in età evolutiva alle regole del vivere civile e prefiggendosi di “educare i minori al rispetto dei diritti degli altri, di aiutarli a riconoscere in anticipo ed evitare i casi in cui il loro agire può comportare disagio, fastidio o danno agli altri e agevolarli a divenire persone in grado di mettere in atto concretamente i comportamenti del rispetto integrale degli altri esseri umani, in ogni contesto in cui interagiscono con essi;

il Garante -individuando che nella carta, così come formulata, sono inseriti solamente doveri e non anche diritti, considerato che è rivolta a soggetti in fieri (che, in quanto tali, volendo utilizzare l’incisiva terminologia presente nella Convenzione di New York, necessitano di un’attenzione e cura particolari, rispetto all’uomo adulto), rilevando quindi la violazione di una serie di diritti del minore - in primis il diritto ad essere educato (come noto, la suprema Corte ha affermato come l’educazione non corrisponda all’imposizione di una serie di regole-doveri, bensì consista nel ricevere dagli adulti di riferimento tutti i mezzi necessari a che il minore sia in grado di divenire una persona adulta)- ha provveduto a redigere apposita segnalazione alle competenti Autorità; con tale atto il Garante, con lo strumento concesso dall’ordinamento (la segnalazione), ha adempiuto ai propri compiti con la duplice finalità di impedire l’esposizione dei minori calabresi al rischio di veder lesi i propri diritti e, contemporaneamente, di far cessare la violazione dei diritti dei minori di cui all’incontro con l’Autorità prefettizia relativo, ad esempio, alle problematiche della scuola di San Luca d’Aspromonte; con una nota del 6.02.2012, protocollo n. AOODRCAL 1511, il Direttore dell’Ufficio regionale scolastico della Calabria, replicava alla segnalazione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria;

rilevato che nella suddetta nota : a) non viene fatta alcuna confutazione tecnica sulle eccezioni mosse dal Garante alla Carta, ma viene soltanto ribadito quanto ivi sostenuto; b) nell'illustrare il programma per la sua concreta attuazione, non si tiene conto delle eccezioni sollevate dall’Authority (soggetto preposto alla tutela dei minori destinatari della Carta) c) viene formalmente richiesta la revoca della segnalazione dell’Authority in oggetto, segnalazione che come tale (non essendo una sanzione o un giudizio di merito) è dovuta e non revocabile;

tutto ciò premesso, si chiede di sapere: se il Ministro per l’Istruzione, Università e Ricerca ritenga il comportamento adottato dalla Direzione dell’Ufficio regionale scolastico della Calabria conforme all’operato per il quale il Ministero ed i singoli apparati sono stati istituiti; se il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministro per l’Istruzione, Università e Ricerca, in virtù del loro potere di vigilanza, non ritengano di dover intervenire con la massima sollecitudine al fine di favorire l’instaurarsi di corretti e proficui rapporti tra amministrazioni ed istituzioni nell’esclusivo e superiore interesse dei minori”.