Rubarono offerte votive in Santuario, quattro arresti nel reggino
I carabinieri hanno arrestato quattro giovani, Antonio Agostino, Francesco Gargiulo e Francesco Ierfino, tutti ventunenni di Mammola, e Carmelo De Velli, 18enne di Gioiosa Jonica, accusati di una serie di furti e rapine avvenuti nel corso dell'ultimo anno nella Locride.
I quattro sono accusati di aver commesso svariati reati nel periodo compreso tra maggio 2011 e marzo 2012; in particolare le indagini sul gruppo di amici hanno avuto inizio con il primo dei reati contestato in particolare a D.V.C., ossia una rapina ai danni del distributore Tamoil lungo la S.G.C. Ionio-Tirreno nel territorio di Mammola, avvenuta nel mese di maggio 2011. Nell’occasione i rapinatori, armati di pistola, esplosero anche due colpi che fortunatamente non ferirono nessuno dei presenti.
Nell’autunno scorso venne perpetrato un furto all’interno del santuario di Maria SS delle grazie di San Giovanni di Gerace. In quell’occasione vennero asportate 3 cassette votive per le offerte che vennero poi ritrovate nelle campagne di Mammola dai Carabinieri della locale Stazione, distrutte e mancanti delle offerte, che comunque vennero restituite al santuario. L’incessante attività investigativa, messa in atto dai Carabinieri delle Stazioni di Grotteria e Mammola, ha consentito di individuare gli autori del gesto in tre dei soggetti fermati, D.V.C., I.F. e G.F.. Allo stesso modo a due dei quattro soggetti, ossia Jerfino e Gargiulo viene contestata l’accusa di essere gli autori del furto avvenuto il 05.11.2011 a danno di un mezzo del Corpo Forestale dello Stato, avendo asportato la Radio Tetra presente all’interno della stessa vettura, andando a danneggiare così un bene dello Stato.
Durante le indagini, condotte dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Roccella Jonica, emergeva inoltre che A.A., tra dicembre 2011 e marzo 2012, era attivo nell’ambito dello spaccio sostanze stupefacenti sul territorio dell’alta locride. I provvedimenti sono stati attuati dai Carabinieri di Roccella Jonica poiché l’attività informativa faceva presupporre che i quattro stessero progettando di lasciare i luoghi d’origine per destinazioni non meglio indicate, probabilmente nel nord Italia o addirittura all’estero. I reati contestati destarono particolare sgomento nella popolazione, tanto la rapina al distributore Tamoil, quanto il furto al santuario mariano di San Giovanni di Gerace, ma, grazie alle incessanti attività investigative messe in campo dai Carabinieri, si è riusciti a dare un volto ed un nome agli autori di quei gesti e maggiore serenità alle comunità di quei centri. Gli investigatori stanno lavorando su altri episodi avvenuti nei mesi scorsi nella vallata del torbido e si preannunciano a breve ulteriori importanti sviluppi.