Elezioni Catanzaro. Abramo: lo sviluppo della Marina per la rinascita

Catanzaro Politica

Sergio Abramo: «Lo sviluppo della Marina è parte fondamentale per la rinascita dell’intera Città». Per il candidato sindaco la perdita della Bandiera Blu è la prova che il centrosinistra ha abbandonato il quartiere. Ricordata la figura del consigliere Gigi Dattilo e della sua opera per fregiare il quartiere marinaro del prestigioso riconoscimento.

«Le belle parole non bastano. Cinque lunghissimi anni di paralisi progettuale per rafforzare il ruolo e le funzioni di capoluogo che la nostra città si era faticosamente conquistato sui tavoli nazionali, regionali e nel campo delle opportunità offerte in campo europeo, si riflettono oggi anche sulle prospettive di un quartiere che è il cuore dello sviluppo della nostra città, ma anche la sfida più alta con cui il nuovo Sindaco deve misurarsi: la piena realizzazione della vocazione turistica-balneare di Catanzaro Lido passa dal potenziamento dei servizi e dall’incentivazione delle attività commerciali, ma è anche necessario che da subito si metta mano al progetto che prevede di posizionare in altra sede l’attuale depuratore». E’ questo il messaggio che Sergio Abramo ha ribadito oggi pomeriggio ai cittadini di Lido in occasione di una nuova tappa nel quartiere marinaro, rispondendo all’invito corale che molti abitanti di Lido hanno rivolto ad Abramo nello Spazio di incontro aperto a Marina, sopra il Bar Centrale. Abramo ha incontrato, dapprima, i soci del circolo Aics “La Marina”, in via Siracusa, per confrontarsi sulle problematiche dei residenti e le possibili soluzioni da adottare per migliorare la qualità della vita in una zona nevralgica che è uno dei biglietti da visita del quartiere.

«In cinque anni, quelli in cui ad amministrare è stato il centro sinistra – ha detto il candidato sindaco -, qualsiasi Comune, prendendo di petto la questione, di depuratori ne avrebbe spostati almeno cinque, uno all’anno. Da qui bisogna partire. La visione di uno sviluppo, basato sulle particolari vocazioni territoriali, vale anche per la nostra città. Ho sempre pensato, e lungo questa linea mi sono sempre mosso, che la città può riscoprire nuove opportunità di rinascita e di crescita, anche economica. Ma dobbiamo cancellare il più presto possibile cinque anni di governo del centrosinistra che hanno interrotto il percorso virtuoso iniziato con la mia sindacatura». La vera sfida per il rilancio della Marina è legata, dunque, all’ampliamento e alla modernizzazione dei servizi che ruoteranno anche attorno al completamento del porto, alla sua funzionalità e ai servizi che saprà rendere alla marineria locale e alla pesca nel mentre il porto canale di Giovino, una idea nata nel corso della sindacatura Abramo, rimane uno tra i principali obiettivi da realizzare nel più breve tempo possibile.

Il candidato del centrodestra ha ribadito un tale proposito, proseguendo il suo percorso pomeridiano a Lido, anche ad un gruppo di suoi sostenitori presso lo Spazio di incontro in Piazza Garibaldi: «Nell’ambito di un piano complessivo di rinascita dell’intera area costiera – ha detto - bisognerà migliorare le funzioni alberghiere di Catanzaro Marina, implementare le attività commerciali, al servizio di una larga fascia della costa jonica, e ritornare ad ospitare grandi eventi con la riqualificazione e la piena utilizzazione dell’Area Magna Graecia. Quanto ho realizzato è sotto gli occhi di tutti, a partire – ha detto Abramo - da un lungomare che chi mi ha succeduto ha lasciato nel più completo abbandono e in mano al vandalismo. Il tutto nell’ottica di una piena valorizzazione del mare inteso come risorsa preziosa attorno a cui far ruotare l’indotto economico della città. Riprendere la tradizione di ottenere la Bandiera Blu, di cui la nostra città si è fregiata per anni, subito perduta proprio per la gravissima negligenza amministrativa e progettuale del centrosinistra, non è soltanto il riconoscimento di quanto sapremo fare insieme per ricostituire le potenzialità economiche e di sviluppo di Catanzaro e della Marina, ma significa anche e soprattutto onorare la indimenticata memoria di Gigi Dattilo, che tanto si adoperò per ottenere un riconoscimento che concretamente attestava i grandi progressi strutturali e ambientali che il quartiere, in cui egli era nato, aveva compiuto».