Falerna. Un’aquila e un tarabuso spiccheranno il volo
Stamattina a Falerna saranno liberati alcuni animali. Ci saranno anche un’aquila minore e un tarabuso tra gli animali selvatici che, dopo essere stati curati dal C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) della Provincia di Catanzaro, verranno liberati il prossimo martedì 27 marzo alle ore 11,30 presso il lago La Vota a Falerna, in località pesce ed anguille. Gli animali sono stati recuperati in tutto il territorio calabrese dai Corpi di Polizia Provinciale di Catanzaro e di Reggio Calabria, da privati cittadini e da associazioni animaliste, e portati al C.R.A.S. di Catanzaro per essere curati da ferite ricevute per svariati motivi: colpi di arma da fuoco, aggressioni da parte di predatori, impatti con autoveicoli.
Il centro, con sede nel Parco della Biodiversità Mediterranea, è diretto dal direttore sanitario veterinario dott.ssa Debora Giordano, che è coadiuvata dal medico veterinario dott. Fabio Castagna, dall’istruttore tecnico faunistico Alfredo Rippa e dai volontari veterinari dott. Salvatore Rotella, dott.ssa Odra Russo, e Ylenia Fiocca e Valentina Mazza. Tra gli uccelli che saranno fatti volare martedì presso il lago La Vota – riconosciuto come sito di importanza comunitaria (SIC) in quanto ultimo lago salmastro della costa tirrenica calabrese e luogo di sosta per uccelli migratori – alcuni sono di specie meno comuni sul territorio calabrese.
Il tarabuso, ardeide di grandi dimensioni che può superare il chilogrammo di peso, è stato consegnato il 16 marzo scorso al Cras dopo essere stato ritrovato nel Reggino in stato di shock e malnutrizione. La piccola aquila, che nidifica in Europa centrale e in Spagna e attraversa l’Italia per raggiungere l’Africa, è stata ritrovata a Cortale con una frattura radio-ulna e shock da probabile impatto, è in cura al Cras dal 31 ottobre scorso. Sempre martedì saranno liberati alcuni rapaci di più comuni, stanziali nella nostra regione: un barbagianni, una civetta, un allocco e tre poiane, tutti curati dal Cras nel mese di marzo. Il barbagianni è stato ritrovato a Roccelletta di Borgia con una frattura carpo-metacarpo. La civetta è stata recuperata a Vema (VV). L’allocco è stato ritrovato a Palmi (RC) con un’emorragia al becco e un occhio edematoso. Le poiane sono state recuperate a Lamezia Terme, Caulonia (RC) e nella Valle dei Mulini a Catanzaro.