Il Cras di Catanzaro libera alcuni animali selvatici a Falerna
“Sono mediamente 600 gli animali curati ogni anno dal C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) della Provincia di Catanzaro, e il dato è in continua crescita grazie all’opera di sensibilizzazione condotta sul territorio. Il 58 per cento degli animali curati vengono liberati nel loro ambiente naturale, molti vengono tenuti al Parco della Biodiversità per fare educazione ambientale”. E’ stato il direttore sanitario veterinario del C.R.A.S., dott.ssa Debora Giordano, a fornire i dati dell’attività del centro conversando con i giornalisti questa mattina a Gizzeria in occasione della liberazione di alcuni animali selvatici presso il lago La Vota.
Tra gli uccelli fatti volare questa mattina due esemplari particolarmente rari: un’aquila minore e un tarabuso, che trova il suo habitat naturale tra i canneti e nelle zone paludose come quelle del lago La Vota, riconosciuto come sito di importanza comunitaria (SIC) in quanto ultimo lago salmastro della costa tirrenica calabrese e luogo di sosta per uccelli migratori.
Il tarabuso, ardeide di grandi dimensioni che può superare il chilogrammo di peso, molto raro in Calabria, è stato consegnato il 16 marzo scorso al Cras dopo essere stato ritrovato nel Reggino in stato di shock da impatto e malnutrizione.
La piccola aquila, soltanto di passaggio in Calabria nella probabile rotta tra l’Africa e il Nord Europa, è stata ritrovata a Cortale con una frattura radio-ulna e shock da probabile impatto, ed è in cura al Cras dal 31 ottobre scorso.
Questa mattina sono stati fatti volare anche alcuni rapaci di più comuni: un barbagianni, una civetta, un allocco e tre poiane, tutti curati dal Cras nel mese di marzo. Il barbagianni è stato ritrovato a Roccelletta di Borgia con una frattura carpo-metacarpo. La civetta è stata recuperata a Vema (VV). L’allocco è stato ritrovato a Palmi (RC) con un’emorragia al becco e un occhio edematoso. Le poiane sono state recuperate a Lamezia Terme, Caulonia (RC) e nella Valle dei Mulini a Catanzaro.
“Gli animali – hanno spiegato gli operatori del C.R.A.S. - stati recuperati in tutto il territorio calabrese dai Corpi di Polizia Provinciale di Catanzaro e di Reggio Calabria, da privati cittadini e da associazioni animaliste, e portati al Centro di Catanzaro per essere curati da ferite ricevute per svariati motivi: colpi di arma da fuoco, aggressioni da parte di predatori, impatti con autoveicoli. Dopo la cura e la riabilitazione, quando è possibile gli animali vengono rimessi in natura, altrimenti vengono tenuti al Centro per educazione ambientale”.
Il C.R.A.S. ha sede nel Parco della Biodiversità Mediterranea, dove operano, sotto la direzione della dott.ssa Debora Giordano, il medico veterinario dott. Fabio Castagna, dall’istruttore tecnico faunistico Alfredo Rippa e dai volontari veterinari dott. Salvatore Rotella, dott.ssa Odra Russo, e Ylenia Fiocca e Valentina Mazza.