Morano Calabro. Nuovi progetti nell’ambito delle politiche del lavoro
Tredici lavoratori appartenenti al bacino della mobilità in deroga, impegnati in un tirocinio formativo presso il Comune di Morano Calabro. A darne notizia l’assessore alle Politiche del lavoro Rosanna Arnone, la quale nell’illustrare il progetto avviato nei giorni scorsi non cela la sua soddisfazione per aver concorso a recuperare concretamente risorse umane spendibili nei servizi dell’Ente, quindi a vantaggio dell’intera comunità locale. Si tratta di differenti figure professionali, ognuna rispondente a distinta qualifica, collocate in svariati ambiti operativi. Nello specifico, dieci di esse, sono già attive nelle aree tecniche (manutenzione verde pubblico e arredo urbano), vigilanza (ufficio di Polizia municipale), finanziaria e amministrativa (beni culturali); mentre le rimanenti tre unità entreranno in servizio, due dal mese di giugno prossimo, l’altra da settembre, e saranno utilizzate nei settori già citati.
“Abbiamo partecipato a un bando pubblico emanato dalla Provincia di Cosenza – spiega l’assessore Arnone - che prevede la possibilità di utilizzo per tre mesi, da parte del Comune, di lavoratori percettori di mobilità in deroga. Ci ha guidato in questo percorso una duplice finalità: offrire a un gruppo di lavoratori l’opportunità di valorizzare la professionalità acquisita in tanti anni di attività, e che per motivi contingenti, da troppo tempo non possono sfruttare al meglio, vittime di una situazione di lunga precarietà; e, al contempo, abbiamo aumentato la gamma di servizi, conseguendo risultati immediati nei singoli comparti dove i soggetti sono stati impiegati”. “Siamo molto soddisfatti dell’impegno che i lavoratori stanno dimostrando già in questa prima fase: con entusiasmo e dedizione stanno infatti affrontando i compiti e gli step di formazione coadiuvati e sostenuti dai nostri tutor interni. Abbiamo così raggiunto – termina Arnone – oltre che un obiettivo di tipo sociale, direttamente connesso al mercato del lavoro e alla grave crisi occupazionale (quella storica e quella recente), di poter ottenere entro i termini di scadenza dei progetti, risultati tangibili nei vari ambienti della struttura municipale che ospitano queste valide risorse umane”.