Bianca Rende sulle dichiarazioni di Crosetto
“Se la petizione online (arrivata a ben 18.000 adesioni, sic!) sull’idea di separare la Lombardia dal resto di Italia, facendone un cantone della Svizzera, non fosse partita da un ex Ministro della Repubblica, - ha detto Bianca Rende, coordinatrice regionale della federazione tra MPA e AD - potrebbe, forse, sia pure con sconcerto, essere classificata come l’ennesima boutade di un partito populista e secessionista quale la Lega, oggi più che mai, conferma di essere. E invece si tratta dell’amara conferma di una cultura gravemente offensiva dell’unità nazionale, propagandata da chi, quell’unità, fino a pochi mesi fa aveva l’onore di rappresentare nei ranghi più alti delle Istituzioni.
Se a questa si aggiunge l’infelice uscita del deputato PdL Crosetto, che tanta indignazione ha suscitato, di non avere nessuna intenzione di scendere mai in Calabria per il timore di incontrare personaggi pericolosi per la sua reputazione, si comprende come quasi vent’anni di governo antimeridionale abbiano ormai ispirato uno sfacciato separatismo con il quale si è preteso (e si pretenderebbe ancora) di azzerare i diritti dei cittadini meridionali, considerandoli un inutile spreco. Occorre reagire a questa impostazione che già troppi danni ha prodotto nelle regioni meridionali, offendendo i docenti con le graduatorie riservate ai padani o l’obbligo del dialetto in quelle scuole, i medici con assurde graduatorie colonizzatrici, i contribuenti onesti che non evadono come fanno i lombardi per oltre il 16% emerso di non congruità o non pagano le quote-latte nonostante ricevano i 2/3 delle pensioni di anzianità, ecc. Il ritorno alla politica – ha concluso la Rende - che non potrà non esserci alla fine del Governo tecnico, dovrà riaffermare la centralità del Mezzogiorno per la crescita del Paese unito, non potendosi più tollerare il depauperamento e il disprezzo dei cittadini del Sud, che in questo quasi ventennio di governo a trazione leghista hanno dovuto subire, e di cui ancora taluno rinverdisce gli echi”.