Caso Lega, Naccari: “Se fossero vere accuse, i vertici chiedano scusa al paese e ai meridionali”
“Se fosse vero quello che emerge dalle carte dell’inchiesta pubblicate in queste ore dai giornali, potremmo affermare che la Lega Nord, partito che si è elevato a novello moralizzatore del Bel paese, ha tradito le aspettative del suo vasto ed onesto elettorato e la fiducia del Paese. Verrebbe da dire, chi predica bene alla fine razzola sempre peggio degli altri, ma da garantista penso sia meglio aspettare gli esiti delle indagini". Lo afferma l’on. Domenico Naccari, delegato ai rapporti con le comunità regionali del sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
"Un movimento - prosegue Naccari -, che ha edificato la sua fortuna politica sulle ceneri di Tangentopoli al grido di “Roma ladrona”, dando improbabili lezioni di etica pubblica e inveendo senza pudore contro il Sud e i meridionali "spreconi". Se fossero accertate le gravissime accuse di tre procure italiane, il partito di Bossi dovrà rendere conto sul piano politico all'intero paese. Gli italiani stufi di sopportare il dito medio del Senatur, il tricolore calpestato a Pontida, le gratuite offese ai romani, agli insegnanti del sud nonché i continui sproloqui sull'Unità d'Italia e contro il capo dello Stato, si aspettano le scuse ufficiali. Scuse – conclude Naccari - da rivolgere alla Capitale d'Italia e soprattutto a quel Mezzogiorno vilipeso a giorni alterni dai vertici leghisti".