Prevenzione e difesa del suolo fondamentali per lo sviluppo della regione

Calabria Attualità

Lo afferma in una nota affidata alla segreteria regionale il vice segretario regionale dello SNAF – FNA, sindacato nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura, non c’è sviluppo se manca una seria e concreta attività di prevenzione del rischio idrogeologico che possa favorire la messa in sicurezza del territorio.

Enti, Organismi ed Istituzioni varie, afferma lo Snaf, quotidianamente e continuamente raccontano della necessità di sviluppare una forte azione di prevenzione del rischio idrogeologico e dunque di messa in sicurezza del territorio, attività questa continua lo Snaf, che deve trovare seria applicazione attraverso quei servizi pubblici che hanno competenza in materia di dissesto idrogeologico ed ai quali bisogna ridare dignità, servizi come la sorveglianza idraulica che vengono espletati da personale che, tra mille sacrifici e rimettendoci di tasca propria, quotidianamente con le proprie macchine percorre i bacini idrografici dell’intero territorio calabrese riscontrando una serie di dati ed informazioni che devono essere utilizzati al fine di concretizzare la famosa e tanto desiderata ed invocata azione di prevenzione che favorirà una messa in sicurezza del territorio della nostra regione, una regione che fino ad oggi ha preferito spendere decine di milioni di euro per risanare danni causati dal dissesto idrogeologico anziché potenziare, com’è giusto che sia, servizi come la sorveglianza idraulica che come recita la legislazione vigente in materia di difesa del suolo è un servizio pubblico , essenziale ed ininterrompibile che deve trovare posto nelle prime voci del bilancio regionale, che rientra nella lista di quei servizi ministeriali che per legge devono essere sempre garantiti e che in tutte le regioni d’Italia è inquadrato presso le autorità di bacino o nel dipartimento di protezione civile, destinazione plausibile e sicuramente naturale in quanto servizio di allerta nazionale di piena, di monitoraggio e difesa del suolo.

Ci teniamo a sottolineare, avvisa lo Snaf, che la nostra segreteria non intende criticare le iniziative di nessuno ma urge dare seguito a tutti quei buoni propositi ed intenzioni manifestate dagli attori della scena politica istituzionale che continuamente parlano della necessità di sviluppare un servizio di sorveglianza idraulica serio quindi full time, come previsto dalle leggi vigenti in materia di ambiente e difesa del suolo, ma che ancora versa in una situazione precaria quindi assurda in quanto queste buone intenzioni non trovano mai applicazione in barba alla situazione ambientale disastrosa che qualcuno pensa magari di risolvere distribuendo le risorse disponibili per finanziare studi e pseudo attività di monitoraggio.

A tal proposito pensiamo che la stagione dello sperpero delle risorse debba essere una stagione da chiudere e pensiamo che la giunta regionale che oggi governa la nostra regione, assieme a qualche esponente responsabile della opposizione, stia dimostrando di avere i numeri e la volontà di porre fine alla distribuzione dei pani che avrebbe il solo scopo di finanziare incarichi, pubblicazioni e studi che non porterebbero a nulla di concreto e la storia lo dimostra.

Auspichiamo dunque, continua lo Snaf, che entro il 31 giugno la regione rimedi a questo scempio di incomprensibile ed intollerante precarietà e che le risorse finanziarie disponibili siano utilizzate e quindi destinate a garantire un servizio di sorveglianza e monitoraggio idrografico full time che provvederà, attraverso i dati prodotti da ufficiali e sorveglianti dislocati sull’intero territorio calabrese e dal personale addetto alla digitalizzazione degli uffici territoriali che lavora con professionalità gli stessi dati, a sviluppare una seria attività di contabilità dei dissesti sul nostro territorio e dunque favorire la fatidica azione di prevenzione.

Pensiamo dunque che supportare servizi come la sorveglianza idraulica rappresenti la via per il raggiungimento di importanti e concreti risultati che consentiranno lo sviluppo del territorio calabrese, se la sorveglianza idraulica individua discariche e scarichi fognari lungo i bacini idrografici, si consentirà alle autorità competenti di garantire una forte attività di repressione di tali abusi e dunque metteremo ad esempio gli operatori turistici in condizione di fornire agli utenti un mare ed una stagione di qualità che permetterà di promuovere un’immagine pulita e sana della nostra regione.

Vogliamo ricordare, conclude il vice segretario regionale dello Snaf, che nel mese di gennaio il ministro dell’ambiente Clini nella conferenza che annunciava lo stanziamento di 750 milioni di euro di Fondi Fas dal 2012 per cinque anni con l’obiettivo di fronteggiare il dissesto idrogeologico nelle regioni del sud, e nell’incontro con il presidente dei geologi Gian Vito Graziano, raccomandava categoricamente che le risorse dovranno avere lo scopo di finanziare e quindi favorire una attività di contabilità dei dissesti e dunque di prevenzione del rischio idrogeologico ricordando che questi due elementi sono la base fondamentale per una seria messa in sicurezza del territorio fondamentale per uno sviluppo ambientale, turistico e produttivo. A tal proposito ci rendiamo disponibili a lavorare insieme alle istituzioni regionali con lo scopo di giungere entro giugno ad una soluzione giusta che sia in linea con le leggi vigenti e che possa garantire dignità a quei lavoratori che pur rimettendoci per senso di responsabilità garantiscono un servizio con i propri mezzi, una vergogna a cui urge porre fine.