La Capitaneria di Porto di Reggio sequestra villaggio a Condofuri
Continuano senza soste le azioni di contrasto a tutela del demanio marittimo da parte degli uomini della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria diretti dal Comandante Martinez in sinergia con le direttive delle locali Autorità Giudiziarie a testimonianze della forte sensibilità nei confronti delle problematiche di natura ambientale a tutela degli interessi pubblici. Nella mattinata odierna, sotto la direzione del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Dott. Ottavio Sferlazza e del Sost. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria Dott. Stefano Musolino, i militari della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria congiuntamente a quelli della dipendente Delegazione di Spiaggia di Melito Porto Salvo, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria – Dott. Antonino Lagana’, hanno sottoposto a sequestro preventivo un noto villaggio/camping turistico, ubicato in località Condofuri Marina (RC). La complessa attività d’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria condotta da personale di questa Capitaneria, congiuntamente a funzionari dell’Agenzia del Demanio e del Territorio di Reggio, ha fatto emergere che l’intera struttura commerciale gestita dai tre soggetti indagati, era priva di qualsivoglia autorizzazione/concessione demaniale marittima che ne legittimasse l’occupazione e l’utilizzo, nonché priva di autorizzazioni in materia paesaggistico ambientale e sismica. L’intera area posta sotto sequestro, composta da una superficie demaniale, patrimoniale e fluviale, limitrofa al torrente Amendolea, nonché tutte le nuove opere realizzate e mantenute entro i 30 metri dal confine che separa il pubblico demanio marittimo con la proprietà privata, ammonta a circa 30.530 mq. All’interno della stessa erano presenti manufatti in cemento di cui alcuni di recentissima costruzione, roulotte con platee di cemento asservite, aree attrezzate a verde, servizi igienici collettivi, massi a protezione della struttura rinforzato con cemento ed esercizi commerciali. Per l’occupazione abusiva, il Comune di Condofuri, ente competente alla gestione amministrativa del demanio marittimo, aveva altresì notificato agli indagati una ordinanza di sgombero e messa in pristino stato dei luoghi.