Intimidazioni a don Panizza, l’appello di un testimone di giustizia: proteggetelo o rinuncio alla scorta

Catanzaro Cronaca
Rocco Mangiardi e Pino Masciari (Foto Illametino.it)

“Alla luce dell'ultimo e gravissimo atto intimidatorio perpetrato nei confronti della comunità "Progetto Sud" di cui don Giacomo Panizza è fondatore chiedo alle autorità competenti, che venga attivata una tutela personale completa nei confronti di don Giacomo Panizza e una videosorveglianza per un monitoraggio efficace nei confronti di tutte le sedi di progetto Sud”.

Questo l’appello - affidato ad una email inviata al nostro quotidiano - di Rocco Mangiardi, piccolo commerciante di Lamezia Terme che nel 2006 dovette affrontare le richieste estorsive del racket ma che ebbe il coraggio di denunciare e per questo finì sotto scorta divenendo un testimone di giustizia.

“Sono convinto inoltre - prosegue Mangiardi nell’email - che il sevizio di tutela, che ormai da quasi quattro anni, viene effettuata nei miei confronti, non ha alcun senso se Don Giacomo Panizza e la sua comunità non verranno quanto prima tutelate, pertanto, se nei prossimi giorni nulla accadrà io rinuncerò alla mia scorta. Ricordo ai cittadini onesti che in Calabria sono numerosi - conclude il commerciante - che questi vili atti intimidatori non sono diretti solo alla Progetto Sud, ma a tutta la comunità civile calabrese”.