Studio Sentieri. I risultati dell’analisi in 44 siti inquinati
Riceviamo e pubblichiamo comunicato di Pietro Infusino del movimento Crotone è dei crotonesi
"Vogliamo portare a conoscenza i cittadini crotonesi dei risultati recenti dell'analisi della mortalità in 44 Siti Inquinati Italiani, presentati da Studio SENTIERI a firma di Pietro Comba. I risultati dello studio SENTIERI -Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti da Inquinamento - sono stati presentati al XXXV Congresso Annuale dell'Associazione Italiana di Epidemiologia e pubblicati dalla rivista Epidemiologia e Prevenzione.
Questo progetto è importante perché contribuisce a individuare le priorità del risanamento ambientale a tutela della salute collettiva e lo fa attraverso indicatori appropriati. Svolto nell'ambito del Programma Strategico Ambiente e Salute promosso dal Ministero della Salute e coordinamento dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) SENTIERI ha impegnato per quattro anni (2007-2010) un gruppo di 32 studiosi appartenenti a diverse Istituzioni Scientifiche: ISS, Centro Europeo Ambiente e Salute dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa ed Università di Roma Sapienza. Il progetto ha analizzato con una metodologia omogenea la mortalità per 63 gruppi di cause nel periodo 1995-2002 nelle popolazioni residenti in 44 siti di Interesse Nazionale per le bonifiche (SIN), per un totale di circa 6.000.000 di cittadini in 298 Comuni. I SIN oggetto dello studio, in cui territorio viene definito nei rispettivi Decreti istitutivi, sono distribuiti su tutto il territorio nazionale (21 al Nord, 8 al Centro, 15 nel Sud). I SIN sono molto diversi tra loro per estensione, numero di Comuni e di residenti, tipologie di esposizioni ambientali. La presentazione e la discussione dei dati di mortalità per ogni SIN è stata effettuata mostrando i dati relativi a grandi gruppi di cause, e i dati su cause di morte selezionate a priori a seconda delle esposizioni ambientali specifiche del SIN. I grandi gruppi di cause sono gli stessi per ogni SIN, e descrivono il profilo di mortalità generale(ad es. tutte le cause, tumorale, mortalità respiratoria, cardiovascolare).
L'originalità del Progetto SENTIERI consiste nel commentare i risultati dell'analisi di mortalità alla luce della valutazione a priori dell'evidenza epidemiologica. Il gruppo di lavoro ha esaminato attraverso un lavoro complesso l'evidenza epidemiologica dell'associazione per ogni combinazione di causa di morte e effetto, classificata come Sufficiente, Limitata e Inadeguata. Per le tipologie di esposizioni ambientali presenti in ogni SIN, elencate nei Decreti istitutivi, sono state selezionate a priori le cause di morte di interesse con livello di evidenza Sufficiente o Limitata. Rispetto alle sorgenti di contaminazione e alla possibile associazione con specifiche cause di morte, nei petrolchimici sono state osservate 643 morti in eccesso per tumore polmonare, 135 per malattie non tumorali dell'apparato respiratorio; nelle aree con presenza di impianti chimici, 184 casi in eccesso per il tumore del fegato. L'amianto resta un importante fattore di rischio, in particolare per il mesotelioma pleurico per il quale la relazione causale con le esposizioni ambientali nei siti contaminati è univoco ed accertato: nell'insieme dei dodici siti contaminanti da amianto è stato osservato un totale di 416 casi di tumore maligno della pleura in eccesso rispetto all'atteso.
In vari contesti è stato possibile associare incrementi osservati della mortalità alle esposizioni ambientali dovute alle emissioni di impianti specifici. Deve essere tuttavia messo in evidenza che le cause di morte studiate, con rare eccezioni, riconoscono una molteplicità di fattori causali, peraltro non tutti noti. Sarebbe fuorviante e scientificamente poco valido pertanto affermare che ogni incremento della mortalità osservato possa essere attribuito all'inquinamento in un specifico SIN. Ciò è particolarmente vero in quei SIN con siti industriali fonte di emissioni complesse e eterogenee, talvolta anche adiacenti ad aree urbane a forte antropizzazione. Per questa ragione, in molti casi gli elementi emersi nello studio hanno condotto i ricercatori a formulare raccomandazioni per ulteriori studi di approfondimento. Accanto alla valutazione della mortalità per cause selezionate a priori per ciascun SIN,SENTIERI ha analizzato anche la mortalità nell'insieme dei 44 SIN fornendo delle stime globali del carico di mortalità, estendendo l'analisi a tutte le cause, non solo quelle con evidenza a priori Sufficiente o Limitata. In particolare, è emerso che la mortalità in tutti i SIN, per le cause di morte con evidenza a priori Sufficiente o Limitata per le esposizioni ambientali presenti supera di circa il 15% il valore atteso, con un Rapporto Standardizzato di Mortalità di 115,8 per gli uomini con 2.439 decessi e in eccesso e di 114,4 per le donne con 1.069 decessi in eccesso. Tale sovramortalità si riscontra anche estendendo l'analisi a tutte le cause di morte: il totale di decessi per uomini e donne, è di 403.692 in eccesso rispetto all'atteso di 9.969 casi con una media di oltre 1.200 casi annui nel periodo 1995-2002.
SENTIERI conferma i risultati di alcune precedenti indagini relative alla mortalità nelle aree ad elevato rischio di crisi ambientale, mostrando che lo stato di salute delle popolazioni residenti nei siti esaminati appare risentire di effetti avversi più marcati rispetto alle Regioni di appartenenza. I risultati di SENTIERI saranno condivisi con i Ministeri della Salute e dell'Ambiente, le Regioni, le ASL,le ARPA ed i Comuni interessati. Questo consentirà l'attivazione di sinergie fra le strutture pubbliche con competenze in materia di protezione dell'ambiente e di tutela della salute, sulla base delle quali sarà possibile una comunicazione con la popolazione scientificamente fondata e trasparente. SENTIERI ha già programmato degli sviluppi che riguarderanno lo studio dell'incidenza delle malattie utilizzando i ricoveri ospedalieri, per considerare anche le malattie caratterizzate da bassa lealità; sarà inoltre indagata l'incidenza delle malattie oncologiche e delle malformazioni congenite.
Tale documento rafforza la tesi che il Sito di Interesse Nazionale Crotone-Cerchiara-Cassano va bonificato in modo integrale. Vogliamo ricordare che nelle prossime settimane presenteremo alla città i documenti per avviare seriamente le procedure affinché ai Crotonesi venga riconosciuto il Diritto alla Salute e il Risanamento Ambientale del nostro territorio".