Taglio al trasporto pubblico locale. Oliverio alla Regione: “assurdo ed inaccettabile”
“La delibera della Giunta Regionale approvata il 30 marzo scorso, con la quale si determinano i servizi del Trasporto Pubblico Locale per l’anno 2012, è l’ennesima dimostrazione di una pratica di governo che ha cancellato qualsiasi forma di concertazione”.
E’ quanto afferma, in una nota, il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio. “In questi giorni – prosegue Oliverio - tutte le rappresentanze sociali ed istituzionali, in primis le formazioni politiche di opposizione, hanno stigmatizzato l’iniziativa della Giunta Regionale. Pare siano addirittura stati comunicati alle aziende esercenti il trasporto pubblico calabrese, con relativa notifica, nuovi servizi a partire dal prossimo primo maggio da cui emerge un nuovo “scippo” nei confronti della provincia di Cosenza. Su un totale di poco più di 4 milioni e 700 mila chilometri tagliati nell’intera regione, infatti, nella sola provincia di Cosenza si registrano tagli per circa tre milioni di chilometri.
Anche l’Università della Calabria, che rappresenta una delle poche eccellenze calabresi, è stata sottoposta a pesanti tagli alla mobilità su tutti i territori collegati con essa nei giorni infrasettimanali. Le corse giornaliere dell’area urbana cosentina sono state, di fatto, dimezzate”.
“Tutto ciò – prosegue il presidente - è assurdo ed inaccettabile. La provincia di Cosenza non può più continuare ad essere trattata da parte del Governo regionale come una provincia “cenerentola”, come un territorio da punire o da penalizzare. Riteniamo, pertanto, questa ennesima iniziativa della Giunta regionale insopportabile da parte dell’intero territorio provinciale cosentino, soprattutto in un periodo in cui aumenta la domanda di trasporto pubblico per gli esorbitanti costi dei carburanti. La legislazione nazionale e regionale prevede in materia di trasporto pubblico locale, inoltre, specifiche competenze in capo alle Province. Con la suddetta delibera si sono individuati i nuovi servizi minimi, oggetto di compartecipazione ai costi da parte pubblica, senza minimamente concertare con i Comuni, le Province, le imprese e le organizzazioni sindacali quale riorganizzazione proporre. Una cosa è certa: il sistema dei trasporti và riorganizzato nel suo insieme e decentrato in tempi rapidi e certi, ma tutto ciò non può avvenire prescindendo dai bisogni e dalle proposte che possono essere avanzate dalle popolazioni e dai territori”.
“Ecco perché –conclude Oliverio– assieme a tutte le Province calabresi nei prossimi giorni chiederemo al Presidente della Giunta Regionale calabrese, on. Giuseppe Scopelliti, di attivare un tavolo di concertazione istituzionale e sociale. Se ciò non dovesse avvenire impugneremo nelle sedi opportune l’efficacia della delibera approvata dall’esecutivo in quanto costruita e resa efficace in sfregio a qualsiasi tipo di concertazione”.