Ponzio e Rausa:”Un defibrillatore su ogni campo di calcio della Calabria”

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“Fondi regionali per dotare gli impianti di calcio calabresi, dove si svolgono attività agonistiche e non, di Zefibrillatori e per assicurare la presenza di personale specialistico delle Aziende Sanitarie a bordo campo ogni qual volta si disputa una partita di calcio": è l’appello, accorato, rivolto al Governatore Scopelliti dal Coordinatore cittadino del PDL di Rende, Gianfranco Ponzio, e dal Consigliere comunale dello stesso schieramento politico – nonché medico chirurgo – Mario Rausa. I due esponenti politici del centro-destra, fortemente colpiti dall’ennesima tragedia che si è consumata su un campo di calcio con la morte a Pescara del giovane Piermario Morosini, si chiedono se le istituzioni facciano abbastanza per questi giovani che ogni domenica giocano la propria partita con il calcio e con la vita, a livello di professionisti così come nelle formazioni per dilettanti. Sono anzi queste ultime che corrono i rischi maggiori, perché spesso non c’è neppure la presenza di un medico e di un’autoambulanza.

Secondo Ponzio e Rausa, quindi, "è indispensabile che in ogni partita – professionale o dilettantistica che sia – un defibrillatore sia sempre presente a bordo campo: un’iniziativa che la Regione Calabria potrebbe concretizzare facilmente, finalizzando una parte delle somme che – sulla base degli accordi già sottoscritti – le imprese beneficiarie delle borse lavoro destineranno alle Società sportive dilettantistiche calabresi iscritte al CONI”. Il ragionamento di Gianfranco Ponzio e Mario Rausa è tanto semplice, quanto valido ed opportuno. Difatti, il contributo volontario dei soggetti beneficiari di borse lavoro alle Società sportive dilettantistiche è stabilito in una cifra non inferiore a 1.000 euro per ogni unità assunta a totale carico dell’impresa. Pertanto, su una platea di 3.100 giovani da assumere, si tratta di 3.100.000 euro che andranno a sostenere ed aiutare lo sport e le società sportive calabresi: “ed il miglior aiuto e sostegno che può essere assicurato, soprattutto ai giovani calciatori, è proprio quello di destinare in maniera vincolante una parte di questa considerevole somma all’acquisto di un defibrillatore per ogni Società sportiva”.

Ponzio e Rausa chiedono quindi al Governatore Scopelliti di “emanare una disposizione regionale, con la quale obbligare le Società sportive beneficiarie dei contributi alla prevenzione sanitaria e quindi anche all’acquisto di un defibrillatore; oltre ad autorizzare le Aziende Sanitarie ad assicurare la presenza di un medico su ogni campo di calcio, perché un medico e un defibrillatore in campo possono davvero fare la differenza. Troppo spesso accadono tragedie che si potevano evitare. Bisogna prevenire e la Calabria in questo modo può dare una risposta certa ai suoi giovani atleti che sia di esempio al resto del Paese, perché i giovani sono il nostro futuro ed abbiamo il dovere di prendercene cura”.