Cirò Marina, 25 milioni di euro di debiti
25 milioni di euro. A tanto ammonta l'ingente debito andato accumulandosi negli anni in capo al Comune. Una pesantissima situazione di partenza, un'ipoteca sul futuro e sugli investimenti. Un problema, purtroppo, trascurato dalle passate gestioni. Oggi sono in corso verifiche su conti di oltre 30 anni fa. La ricetta non può che essere il drastico taglio delle spese. Il risanamento è in atto ma richiede tempi necessariamente lunghi. La questione acqua è l'esempio della disattenzione dimostrata fino ad oggi: su 5300 nuclei familiari risultavano 5100 contatori, con 1800 circa allacci abusivi ed una perdita secca del comune di 1 milione 300 mila euro all'anno. E' quanto spiega e denuncia l'Assessore ai tributi ed agli affari generali del comune di Cirò Marina, l'Avv. Antonio Anania.
La situazione finanziaria – esordisce Anania – è molto grave. I debiti ereditati ammontano a circa 25 milioni di euro. La precedente amministrazione – chiarisce subito – non ha saputo far quadrare i conti. Vi era forse una diversa visione ed un approccio differente alla questione del bilancio. Il mandato dell'esecutivo Siciliani – va avanti – risulta oggi ipotecato dalla massa debitoria da governare e con l'oggettiva impossibilità di fare investimenti. Per avviare un concreto risanamento – dice – siamo partiti dalla ricostituzione dell'ufficio tributi. La riscossione era e rimane interna ma quell'ufficio, purtroppo, risultava il più abbandonato, alla data del nostro insediamento. Abbiamo messo in atto, quindi, una grande azione di risanamento, ma i tempi restano necessariamente lunghi, anche perché il problema è stato per troppo tempo trascurato. Il nostro imperativo è adesso quello di verificare tutti i costi e le voci di spesa, confrontandole col fabbisogno reale dell'ente, con le entrate e con i servizi e capire dove intervenire, ridimensionare e tagliare. Tre esempi fra i tanti: rifiuti, refezione scolastica e acqua. Più in generale, stiamo verificando spese di circa 30 anni fa – scandisce Anania – e di quest'azione di risanamento non potrà che beneficiare l'intera comunità nei prossimi anni. Oggi dobbiamo evitare il dissesto all'ente.
Sulla questione acqua, l'assessore agli affari generali è ancora più preciso.
Su 5300 nuclei familiari – chiarisce – risultavano 5100 contratti acqua. La lettura dei contatori non si effettuava da circa 5 anni. Non si aveva dunque contezza dei consumi idrici e del numero dei contratti. All'appello mancavano circa 3000 contratti. Incrociando i dati dell'ufficio anagrafe – fa sapere Anania– sono risultati circa 1800 allacci abusivi. Se a questi dati si sommano le numerose perdite sulla rete idrica, i 3 milioni e 200 mila metri cubi d'acqua forniti dalla Sorical al nostro comune al costo di 1 milione e 200 mila euro all'anno rispetto ad un fabbisogno reale quantizzabile però nella metà, meno i bassi introiti comunali per l'acqua erogata, più i costi della depurazione e della manutenzione (quantificabili in 700 mila euro circa), viene fuori una perdita secca per le casse comunali di 1 milione e 300 mila euro all'anno. Una perdita – dice Anania – che Cirò Marina non poteva e non può più permettersi.
E' partita da qui, da questi calcoli e dall'esigenza di ridurre anzi tutto il costo finale dell'acqua al cittadino la costituzione di una vera e propria task-force impegnata sul monitoraggio, dando priorità alla lettura ed alla verifica di conguagli ed errori.