Reggio Non Tace: protesta davanti al palazzo S.Giorgio

Reggio Calabria Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del movimento Reggio Non Tace

“Il movimento Reggio NonTace, promotore della raccolta di firme per la richiesta di assemblea pubblica ha protestato davanti al palazzo s. Giorgio perché, scaduti i termini per la convocazione dell’assemblea comunale aperta, il sindaco non ha dato alcuna risposta. Questo comportamento denota chiaramente la scarsa sensibilità dell’amministrazione comunale verso i temi della partecipazione, della trasparenza e della legalità, che erano i temi che avevano motivato la richiesta dell’assemblea. In particolare si chiedeva di discutere del buco del bilancio comunale, delle eventuali infiltrazioni ‘ndranghetiste all’interno dell’amministrazione comunale e dell’attuazione degli strumenti di partecipazione previsti dallo Statuto comunale. Esponenti di maggioranza del Consiglio comunale ci hanno avvicinati, invitando alcuni dei manifestanti a seguirli all’interno del palazzo, per discutere della questione col sindaco. Abbiamo risposto che, a norma di Statuto, nella richiesta erano state indicate tre persone con cui il sindaco avrebbe dovuto concordare luogo, data e ora dell’assemblea.

Non avremmo potuto accettare quest’invito per due motivi:

1. essendo RNT un movimento spontaneo, e non un partito o un’associazione, non ha persone che lo possano rappresentare;

2. inoltre, il movimento non aveva chiesto un incontro in proprio, ma s’era reso promotore di un’iniziativa cittadina e abbiamo pertanto ribadito che l’unica cosa di cui il sindaco avrebbe potuto dare comunicazione – nonostante la scadenza dei termini – era indicare una data per l’assemblea di tutti i cittadini, nella quale discutere pubblicamente, con tutti, sui temi in oggetto della richiesta.

La partecipazione al sit-in è stata numerosa e anche molti cittadini che passavano hanno manifestato interesse e sostegno per l’iniziativa. Non ci fermeremo e, anche se i termini della convocazione sono scaduti, continueremo a esigere il rispetto dei diritti riconosciuti ai cittadini dallo Statuto comunale e che non sono nella disponibilità del sindaco.”

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