Morano Calabro. Solenne cerimonia per ricordare don Carlo De Cardona
Riceviamo e pubblichiamo
"A circa un anno e mezzo dall’apertura dell’inchiesta diocesana per la beatificazione e canonizzazione del servo di Dio don Carlo De Cardona, il postulatore della causa, don Giovanni Maurello, su richiesta del prof. Giuseppe Faillace presidente del comitato promotore del processo, introdotto il 25 novembre 2010 alla presenza del popolo di Dio e delle autorità ecclesiastiche, ha reso noto che venerdì 4 maggio prossimo, alle ore 18.00, nella chiesa Collegiata di Santa Maria Maddalena, l’insigne sacerdote moranese sarà ricordato nella ricorrenza del 141° anniversario della sua nascita con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal neovescovo della diocesi di Cassano Jonio S.E. Nunzio Galantino.
Si rilancia così - scrive Pino Rimolo - il cammino verso la gloria degli altari per don Carlo De Cardona, prete, figlio di questo bistrattato lembo di terra italica tanto bisognosa di uomini disposti a sacrificarsi per il bene comune! E quale occasione migliore di una Santa Messa presieduta proprio da mons. Galantino, prete “col grembiule”, sacerdote al “servizio per”, uomo capace di comprendere e abbracciare gli ultimi… quegli stessi per i quali don De Cardona spese l’intera sua esistenza terrena. Passano gli anni, cambiano i costumi, si alternano vicende e situazioni, cicli economici e corsi storici… ma l’umanità con le sue miserie rimane, ahinoi immobile, immutata, con problemi e drammi irrisolti, iniquità e profonde disuguaglianze che sembrano acuirsi piuttosto che estinguersi! Sempre uguale, sempre la stessa, sempre più gravida di diseredati e gente affamata, e non solo di cibo, questa umanità soffre le doglie di un parto complesso e doloroso! Allora urgono testimoni coraggiosi, che per fortuna non mancano; che sappiano immolarsi sugli altari e ai crocicchi delle strade, dove si annidano le più orribili povertà. Don Carlo De Cardona riuscì dove altri fallirono… Ed è per questo che alle falde del Pollino si nutre la sincera speranza di vederlo un dì innalzato alla gloria degli altari."