Morano Calabro, dal 1° al 31 maggio la storia dell’asilo infantile “La Vittoria”
Un tuffo nel passato per riscoprire storie e radici. Da martedì 1° maggio, e sino alla fine del mese, una mostra documentale e fotografica, allestita dalla Proloco di Morano Calabro, in sinergia con l’Amministrazione comunale, il Ministero per i beni culturali e ambientali, l’archivio Fram, ricostruisce vicende e alterne fortune riguardanti il glorioso asilo infantile “La Vittoria”.
Una lunga pila di materiale raccolto e riordinato con estrema competenza dalla dott.ssa Concetta Micciullo, dirigente dell’Archivio di Stato di Castrovillari, Maria Bruno, Angiolina Iannibelli e Maria Franco, sue valide collaboratrici, nonché da tutti i soggetti coinvolti nell’apprezzabile e “opportuna” iniziativa, sottrae al trascorrere impietoso del tempo e alla perniciosa indifferenza di una società anestetizzata e distratta, un enorme patrimonio sinora stipato in polverosi archivi.
Opportuna, dicevamo… perché la splendida corte signorile che ospita i numerosi padiglioni espositivi, oggetto negli anni scorsi di un complesso restauro, attualmente sede di sodalizi impegnati nella promozione del borgo moranese, oltre a sposarsi con manifestazioni di tal fatta, sa offrire al visitatore la possibilità di immergersi nel dedalo di stradine che lo innestano magnificamente all’abitato antico, disponendo a gustare gradualmente le intime atmosfere ammannite dalla Proloco.
Quanto ai reperti proposti, essi viaggiano nel tempo, raccontando personaggi e cronache che hanno avuto quale indiscusso protagonista, talvolta anche involontario, l’asilo La Vittoria di Via Monacelli. Ivi si sono alternate intere generazioni che sotto la guida premurosa delle suore, dal 1930 al 1985 hanno vissuto la loro infanzia al ritmo della sana e fruttuosa pedagogia cattolica. Un percorso logico ed emozionante, studiato nei minimi particolari, guida il visitatore tra immagini e testimonianze scritte, consentendo ad ognuno di muoversi agilmente e, soprattutto, senza stancarsi o annoiarsi, tra pannelli e ampi vani, pareti e soffitti affrescati del meraviglioso e sempre accogliente - nonostante i rigori dell’età (XVII sec) - Palazzo Aronne/Scorza. Sarà interessante e formativo, conoscere episodi o semplicemente riesumare ricordi ormai sbiaditi, rispolverare eventi vergati addirittura col sangue (corre rispettoso e grato il nostro pensiero all’eroica suor Scolastica Pierina Visentin, che con gesto intrepido e sprezzo del pericolo, negli anni Cinquanta strappò dalle grinfie di un folle alcuni bambini, salvandogli la vita, e rimanendo ella stessa gravemente ferita).
Sintomatiche le dichiarazioni del presidente della Proloco, Nicola Fuscaldo. Il quale in una nota afferma: “Dal momento in cui l’Amministrazione Comunale ha deciso di mettere i locali del Palazzo Aronne-Scorza a disposizione di varie gruppi che operano nel territorio di Morano, ci siamo posti l’obiettivo di avviare un percorso che fosse capace di rinverdire la memoria collettiva del nostro paese, permettendo ai singoli di riappropriarsi della propria identità mediante ausili e supporti culturali. Inizialmente lo abbiamo fatto attraverso una laboriosa antologia fotografica: abbiamo catalogato e poi pubblicato in rete in una virtuale Banca della Memoria centinaia di immagini, ricevute in dono da gentili cittadini residenti in ogni angolo del pianeta. Analogo iter abbiamo seguito per preparare e concretizzare l’entusiasmante progetto attuale. Che, ovviamente, appena dopo l’inaugurazione, prevista per il 1° maggio alle ore 18.00, sarà inserito nel sito internet della Banca della Memoria e reso accessibile ad una più vasta platea. Il nostro sincero ringraziamento a quanti, a vario titolo, hanno reso possibile la realizzazione dell’iniziativa”.
La mostra rimarrà aperta sino al 31 maggio dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 20.00.