Pellaro, falco pecchiaiolo ferito a colpi di arma da fuoco
Gli hanno sparato e lo hanno lasciato su un terreno agonizzante, senza nemmeno cercare di recuperarlo. E' successo ieri a Pellaro, provincia di Reggio Calabria, dove alcuni abitanti hanno avvisato la Lipu della presenza di un falco pecchiaiolo ferito a colpi di arma da fuoco. L'animale, un esemplare femmina, presentava due fratture all'ala e un pallettone conficcato nel petto. I volontari Lipu hanno poi portato l'animale al Centro recupero fauna selvatica di Messina. Nella giornata di mercoledì, il passaggio migratorio sullo stretto di Messina è stato massiccio: circa 550 esemplari di falco pecchiaolo, insieme ad alcune cicogne nere, hanno oltrepassato il braccio di mare che separa Messina da Reggio Calabria e sono planati ad ampio raggio da Catona, punto più a nord, fino a Lazzaro, a sud.
Le osservazioni sono state effettuate prima a Messina e poi nel reggino grazie al Progetto rapaci migratori, che sta studiando dal 20 aprile scorso il passaggio migratorio dei rapaci in cinque aree della Sicilia, da Pantelleria a Marettimo, da Ustica a Panarea fino al versante messinese sullo stretto. Il progetto segnala anche un passaggio rilevante, nei giorni scorsi, di aquila minore. Rispetto al ferimento del rapace, Giovanni Malara, responsabile antibracconaggio Lipu e autore del recupero del falco, ha evidenziato che si tratta di "un gesto grave e particolarmente insensato. E' vile sparare dalla propria abitazione senza nemmeno preoccuparsi di raccogliere l'animale, rendendolo irrecuperabile alla vita selvatica, e infine, essendo femmina, impedendogli di riprodursi. Un cocktail micidiale di ignoranza e cinismo che rendono l'autore o gli autori di questo gesto meritevoli di una sanzione esemplare. Faremo di tutto affinchè siano identificati, denunciati all'autorita' giudiziaria e venga loro ritirato il porto di fucile".