Cosenza: corso di Formazione per Operatori Scolastici sulla Dislessia
Si è svolta ieri, presso l’Auditorium A. Guarasci del Liceo Classico B. Telesio, un’intera giornata di formazione, organizzata dall’Assessorato Provinciale alle Politiche Sociali, di cui è incaricato l’Assessore Mimmo Bevacqua, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’AID (Associazione Italiana Dislessia), con riferimento alla legge 170/2010 ed alle “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento”. Sono stati oltre 120 tra Dirigenti Scolastici e insegnanti a partecipare ai lavori, sotto la guida della D.ssa Caterina Iannazzo dell’Unità di Neuropsichiatria di Rende e di Antonella Olivieri, formatrice AID. Nella mattinata, prima dell’inizio del corso di formazione, che si è protratto per tutto il pomeriggio, sono intervenuti per portare il saluto il Delegato della Sezione AID di Cosenza Carlo Chimento, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza Luigi Troccoli ed ha portato la sua testimonianza la giovane studentessa con disturbo specifico dell’apprendimento Silvia Lanzafame. Si è parlato di formazione sui DSA e del ruolo e della responsabilità della scuola in base alla legge 170/2010, con particolare riferimento al “Piano didattico personalizzato” per i soggetti con disturbi specifici di apprendimento. L’importanza e l’attualità delle tematiche oggetto del corso, supportato dalle due esperte Caterina Iannazzo e Antonella Olivieri, hanno catalizzato l’attenzione dei docenti partecipanti i quali hanno ritenuto efficace ed utile l’iniziativa, promossa dalla Provincia in primis, ai fini di una migliore e doverosa applicazione dei principi della citata legge 170/2010. Si è convenuto sulla necessità di individuare forme didattiche e modalità di valutazione più adeguate affinchè alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. Il tipo di intervento per l’esercizio del diritto allo studio previsto dalla legge si focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su opportune forme di verifica e di valutazione per reintegrare pienamente le capacità di apprendimento. Dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia, disturbi legati allo scrivere, leggere o far diconto, con modalità e strategie educative, affidate a competenze del settore e ad insegnanti referenti, possono essere rimodulate e sviluppare una diversa abilità dell’apprendimento, scongiurando nei soggetti che presentano queste problematiche frustrazioni ed emarginazione in ambito scolastico. Alla dislessia, disturbo più diffuso e finora sottovalutato, è interessata, secondo una stima ancora non completa, il 5% della popolazione scolastica della scuola primaria e secondaria della nostra provincia con tutte le implicazioni, qualora non si intervenga in tempo, che la problematica può comportare in termini di disagio umano e sociale.