Oncologia: “Pugliese-Ciaccio”, no a trasferimento funzioni
Il Collegio di Direzione dell'azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro, attraverso un documento, definisce " incomprensibile" la scelta sanitaria di trasferire le funzioni delle patologie oncologiche alla Fondazione Campanella Il massimo organismo consultivo dell'Azienda, presieduto dal Direttore Generale, e composto dal Direttore Medico di Presidio e dai Direttori dei Dipartimenti Sanitari, ha preso atto - spiega una nota - della delibera di Giunta Regionale n. 255 del 25 marzo scorso., con la quale si delineano le iniziative propedeutiche alla realizzazione del nuovo ospedale di Catanzaro a Germaneto di Catanzaro. Il Collegio di Direzione esprime il suo disappunto con un documento sottoscritto da tutti i componenti: "La Commissione Serra-Riccio la sua denuncia - si legge - l'aveva lanciata forte e chiara arrivando a definire la Fondazione Tommaso Campanella per lo studio e la cura dei tumori "un mostro giuridico". Promosso invece il Dipartimento di Oncologia,Ematologia, Radioterapia e Medicina Trasfusionale dell'Azienda Ospedaliera "Pugliese - Ciaccio" definito "punto di riferimento di eccellenza a livello regionale sia per le malattie oncologiche, che per la diagnostica di laboratorio e radiologica". D'altro canto - prosegue il documento - gli sprechi che si erano consumati all'interno della Fondazione Campanella, finanziata per oltre 40 milioni di euro dalla Regione Calabria nel biennio 2009-2010 e salvata dalla chiusura da ben due leggine regionali che ne avevano decretato la sopravvivenza nonostante il mancato riconoscimento in IRCCS, erano giunte all'attenzione della Corte dei conti che, nella relazione annuale del suo presidente regionale, all'inizio del 2010, ne segnalava la gestione finanziaria "a dir poco disinvolta".