Fiera del libro di Torino. Alla terza giornata presente l’assessore Caligiuri
La terza giornata in Fiera si è caratterizzata per la presenza “d’eccezione” dell’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, il quale ha partecipato attivamente ai diversi eventi – il calendario di oggi è stato molto fitto – che hanno animato lo spazio espositivo calabrese. Nello stand, anche due importanti autori della regione di levatura ormai nazionale: Carmine Abate e Mimmo Gangemi, ospiti ormai abituali di questo importante festival culturale. Di importante rilievo è stato l’evento dedicato allo scrittore e all’intellettuale militante Francesco Perri. Un appuntamento organizzato dal Sistema Bibliotecario Vibonese e moderato dal suo direttore Gilberto Floriani, con gli interventi di Pierangelo Lombardi, docente di Storia contemporanea e Storia delle Istituzioni dell’Università di Pavia e della nipote Giulia Perri. Ha partecipato a questo importante appuntamento anche l’assessore Caligiuri.
L’occasione è stata opportuna per ricordare con il pubblico il ruolo politico e culturale di Perri nell’Italia dell’inizio del Novecento: dall’impegno repubblicano e antifascista che egli ha profuso con coerenza e fierezza, alla sua attività di scrittore e narratore, un’attività che è all’origine di una letteratura senza tempo e senza confini. L’editore catanzarese La Rondine ha presentato Adesso Basta! I ragazzi di oggi non sono brutti e cattivi, un libro dedicato al difficile periodo adolescenziale scritto dal pedagogista Gianfranco De Lorenzo. Erano presenti l’autore e l’editore Gianluca Lucia. Città del sole edizioni è stata protagonista con due appuntamenti, ai quali ha partecipato Caligiuri. La prima ha riguardato il libro del giornalista Pietro Comito, Arruzza. Storia vera di un vero artista, una biografia del più grande pittore calabrese contemporaneo, Mike Arruzza; la seconda è stata quella del saggio Toghe rosso sangue, del giornalista Paride Leporace, che racconta le storie dei magistrati uccisi in Italia dal Dopoguerra ad oggi e che rivela elementi inaspettati sulla strage di via D’Amelio.
Pietro Pontieri, insieme a Giovanni Guzzardi di Editoriale progetto 2000, ha poi presentato il suo I racconti silani di nonna Nicoletta, edito dalla casa editrice cosentina. L’evento è stato seguito anche in diretta web (a proposito di “Primavera digitale”, il tema –com’è noto – del Salone).
Come ogni anno, anche questa edizione del Salone “formato Calabria” ha ospitato la presentazione della 45^ edizione dei Premi “Rhegium Julii”: un evento organizzato dal Rhegium Julii, appunto, e dal suo patron Giuseppe Casile che ha fatto da Cicerone durante l’incontro, introducendo al pubblico lo storico Gianni Oliva, premio “Rhegium Julii” per la saggistica nel 1994 con il volume I vinti e i liberati (edito Mondadori).
Casile ha poi presentato due volumi: La modernizzazione incompiuta nel Mezzogiorno borbonico (1738-1746) di Giuseppe Caridi, un saggio storico edito da Rubbettino, e Non si uccide il passato, romanzo di Gerardo Pontecorvo edito da Città del sole. Anche l’assessore Caligiuri ha preso parte a questi tre incontri, tra libri e premi letterari.
È stata poi la volta di Pellegrini con Vittima di Mafia. Nome comune di persona di Ulisse Salvatore Di Palma. È intervenuta, insieme all’autore, Adriana Musella, presidente del Coordinamento nazionale antimafia “Riferimenti”. L’evento è stato occasione di riflessione, come si può immaginare, su un tema molto scottante, nel ricordo di Gennaro Musella, ucciso da un’autobomba a Reggio Calabria nel 1982. Doppio appuntamento al termine della giornata con Periferia che ha presentato due volumi: Calabria Citra in Versi, di Matteo Dalena, e Matrimonio clandestino di Saverio Montalto. Oltre gli autori, ci sono stati gli interventi di Massimo Cerulo, sociologo dell’Università degli Studi di Salerno, dello scrittore Valter Giraudo e dei professori Mario De Bonis e Bruno Chinè.