Idv: “No allo smantellamento dell’Istituto di Scienze Neurologiche di Piano Lago”
IL consigliere regionale dell’Idv Mimmo Talarico, già da tempo si occupa delle sorti del Cnr di Pianolago e dopo varie sollecitazioni, lo scorso anno, il presidente della Regione Scopelliti dichiarò pubblicamente che entro venti giorni avrebbe provveduto alla risoluzione di tutti i problemi. “Dobbiamo purtroppo constatare- dice Talarico all’incontro con i giornalisti questa mattina nel salone degli stemmi della Provincia di Cosenza- che, dopo un anno, non solo non è stato realizzato quanto promesso, ma non è stata addirittura nemmeno rinnovata la convenzione. Quello che chiediamo al governatore è, di rivedere, con urgenza, la decisione di annullare la convenzione e di intraprendere immediate iniziative per garantire la sopravvivenza dell’Istituto di Scienze neurologiche e rilanciare gli investimenti nel campo della ricerca pubblica nella nostra regione. “Il CNR di Piano Lago – dice Talarico- negli anni, ha svolto, e per l’intera regione, una fondamentale ed insostituibile funzione nel campo della ricerca e dell’erogazione di servizi sanitari specialistici, dunque, si deve evitare di arrecare un danno gravissimo ai cittadini calabresi perché verrebbe meno la possibilità di accedere in regime di convenzione a servizi diagnostici specialistici, di indagine genetica per gravi malattie neurodegenerative.
Un ulteriore danno si potrebbe verificare perché si aggraverebbero i numeri dalla migrazione sanitaria, in assenza di una struttura regionale che eroga servizi specialistici di diagnostica unici nella loro tipologia e si darebbe un duro colpo alla ricerca pubblica nella nostra regione. Interviene successivamente, Ivan Duca dell’Usi Ricerca che denuncia: “Stiamo vivendo una situazione sbalorditiva e paradossale per questo istituto di ricerca che non grava per personale, istituto e strumentazione sul bilancio della regione però ci troviamo in questa regione e si è creato, negli anni del nostro operato, un connubio tra le finalità del Cnr e quelle delle popolazione. Il Cnr di Pianolago, grazie alle prestazioni sanitarie, altamente specialistiche, uniche in regione, riesce ad erogare queste prestazioni alla popolazione calabrese evitando la migrazione verso altre regioni e contestualmente riesce ad avere il materiale biologico per le attività di ricerca.
Ora, la Regione Calaria, avendo immotivatamente revocato la convenzione con questa struttura ha creato un doppio danno: il rimo è che nega ai calabresi queste prestazioni specialistiche e la costringe a migrare, il secondo è che, non contribuisce al sistema virtuoso della ricerca in quanto non ci permette di avere campioni biologici”. Dopo gli interventi del capogruppo in consiglio provinciale Franco Dodaro, del Conigliere comunale di Cosenza Mimmo Frammentino, dei consiglieri comunali di Rende Scarpelli e De Rose, di Assunta Mollo e Flaminia Batta del mondo dell’associazionismo Provinciale Cosentino, ha concluso il Presidente della Provincia Mario Oliverio che dichiara:“Siamo di fronte ad un importante Centro di Eccellenza – dice Mario Oliverio, - e non è possibile lasciare che questa importante struttura si consumi lentamente nel silenzio anzi, deve continuare anche a rimanere a Piano Lago. Lo dico in maniera chiara e forte, perché se questa struttura sarà spostata è destinata a frantumarsi, poiché verrà meno proprio ciò che oggi la rende eccellente e che è il capitale di competenze, umano e scientifico che è stato accumulato, verificato e consolidato nel corso di questi anni. Ecco perché insisto sul fatto che il Centro deve rimanere a Piano Lago. Non lo faccio per una questione campanilistica, ma per evitare la spoliazione, la frammentazione e la dispersione di questa importante struttura. Entro lunedì farò partire una seconda lettera a Scopelliti. Non è possibile continuare a tollerare oltre che una struttura così importante per i cittadini calabresi possa morire lentamente nel silenzio. Attraverso le testimonianze di quanti hanno usufruito delle prestazioni di questo Centro, oggi abbiamo toccato con mano quanta sofferenza di uomini e donne in carne ed ossa c’è dietro le loro parole. Costoro non meritano di avere l’indifferenza come risposta, perché l’indifferenza è un fatto ancor più grave di un atto formale di chiusura del Centro.
Noi abbiamo il dovere civile, politico e morale di non rimanere insensibili a questa questione, rispetto alla quale l’iniziativa di oggi deve segnare una svolta. E segnerà una svolta. Chiedo a Scopelliti e alla sua Giunta di dare una risposta urgente affinché il Centro di Piano Lago possa ricominciare ad operare con i servizi di diagnostica specialistica ed a rilanciare le sue preziose attività di ricerca. Mi auguro che il nostro appello venga recepito e raccolto”.