CNR Piano Lago. Oliverio: “No a smantellamento”
"La vicenda della sede del Cnr di Piano Lago, - afferma il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio - per come è stata rappresentata e per come è realmente, è una vicenda la cui responsabilità principali dello smantellamento in atto sono soprattutto della Regione. C’è anche una parte di responsabilità del Cnr nazionale i cui vertici finora non abbiamo mai potuto incontrare a causa della forte instabilità direzionale che ha caratterizzato questo importante ente nei mesi passati. Ora che alla direzione nazionale del Cnr è stato nominato il dott. Luigi Nicolais, le cui qualità scientifiche sono largamente riconosciute, richiederemo un nuovo incontro per fare definitivamente chiarezza su tutta la vicenda. Le responsabilità ricadono, però, in primo luogo sulla Regione.
Siamo di fronte ad un importante Centro di Eccellenza (a tal proposito voglio rinnovare anche qui le mie congratulazioni a tutta la struttura, al personale, al dott. Gualtieri in particolare per i risultati di una ricerca importante che è stata pubblicata nei giorni scorsi) che opera sul nostro territorio e che è un’eccellenza che ha garantito oltre 8000 prestazioni l’anno altamente specialistiche di diagnostica nella genetica molecolare, biochimica e per immagini (Risonanza Magnetica Nucleare) e che, nel portare avanti i suoi progetti di ricerca, ha fornito servizi sanitari a pazienti provenienti da tutta la Calabria, affetti da malattie del sistema nervoso quali la Sclerosi Multipla, la Sclerosi Laterale Amiotrofica, l’Alzheimer, le malattie cerebrovascolari e le neuropatie periferiche su base genetica.
Non è possibile lasciare che questa importante struttura si consumi lentamente nel silenzio. L’anno scorso, dopo che svolgemmo un’iniziativa pubblica a Piano Lago, dopo che riunimmo il Consiglio Provinciale e i Consigli comunali che all’unanimità si espressero a sostegno e a difesa del Centro, il presidente della Regione Scopelliti dichiarò pubblicamente che entro venti giorni avrebbe provveduto alla risoluzione di tutti i problemi e che, pertanto, era stata sollevata da parte nostra una questione che non aveva nessuna consistenza.
Dobbiamo purtroppo constatare che dopo un anno non solo non è stato realizzato quanto promesso, ma non è stata addirittura nemmeno rinnovata la convenzione. Il paradosso è che questo atteggiamento non solo non comporta assolutamente nessun risparmio per la Regione ma, anzi, aggrava la spesa, perché chi ha necessità di ricevere le prestazioni che oggi non trova a Piano Lago è costretto a partire, a recarsi fuori dalla Calabria e la Regione è costretta ad affrontare costi ancor più elevati a cui si aggiungono i gravi disagi degli ammalati e delle loro famiglie che sono costrette a sopportare anch’essi i costi dell’emigrazione in altre regioni. Per questo motivo rivolgo un appello accorato a Scopelliti perché valuti con attenzione ed urgenza la problematica ed assuma i provvedimenti necessari per ripristinare al più presto i servizi di diagnostica presso il Cnr di Piano Lago. Concludo, inoltre, dicendo che questa struttura deve rimanere a Piano Lago. Lo dico in maniera chiara e forte, perché se questa struttura sarà spostata è destinata a frantumarsi, poiché verrà meno proprio ciò che oggi la rende eccellente e che è il capitale di competenze, umano e scientifico che è stato accumulato, verificato e consolidato nel corso di questi anni. Ecco perché insisto sul fatto che il Centro deve rimanere a Piano Lago. Non lo faccio per una questione campanilistica, ma per evitare la spoliazione, la frammentazione e la dispersione di questa importante struttura. Entro lunedì farò partire una seconda lettera a Scopelliti.
Non è possibile continuare a tollerare oltre che una struttura così importante per i cittadini calabresi possa morire lentamente nel silenzio. Attraverso le testimonianze di quanti hanno usufruito delle prestazioni di questo Centro, oggi abbiamo toccato con mano quanta sofferenza di uomini e donne in carne ed ossa c’è dietro le loro parole. Costoro non meritano di avere l’indifferenza come risposta, perché l’indifferenza è un fatto ancor più grave di un atto formale di chiusura del Centro. Noi abbiamo il dovere civile, politico e morale di non rimanere insensibili a questa questione, rispetto alla quale l’iniziativa di oggi deve segnare una svolta. E segnerà una svolta. Chiedo a Scopelliti e alla sua Giunta di dare una risposta urgente affinchè il Centro di Piano Lago possa ricominciare ad operare con i servizi di diagnostica specialistica ed a rilanciare le sue preziose attività di ricerca. Mi auguro che il nostro appello venga recepito e raccolto."