Le contrade di Hera, lettera al prefetto su istruzione dei bambini
Riceviamo il comunicato del Comitato di quartiere "Le contrade di Hera" indirizzato al Prefetto di Crotone, dott. Vincenzo Panico.
"Manifestiamo pubblicamente il nostro completo dissenso rispetto ad una operazione, che risponde solo ad esigenze di cassa e che mortifica la scuola attraverso accorpamenti selvaggi che prospetta scenari che ci riportano indietro di 50 anni.
In un momento storico di austerity, succede che, per cercare di riparare ai danni portati da anni di sprechi, si adottano delle logiche numeriche laddove i numeri dovrebbero essere solo insegnati.
In un momento in cui si parla di tagli alle scuole, prospettando un rilancio del sistema scolastico, assistiamo a politiche scolastiche che vorrebbero i nostri ragazzi inseriti in un percorso formativo antico e poco in linea con i tempi moderni.
Una caduta di qualità del servizio formativo, un fallimento per la scuola che non riesce ad assolvere al suo compito.
I nostri figli sono carichi di stimoli e vivono in un epoca che li vuole smart e super veloci, verranno fermati nella loro formazione da una proposta che ha realmente dell'incredibile.
Noi siamo abitanti delle contrade sud di Crotone: Capocolonna, Prestica,Salica,Campione e Carbonara, nelle nostre contrade dagli anni 50 sorge una scuola elementare che si è occupata della formazione di tutti i nostri residenti, la scuola è ubicata al centro delle contrade è stata recentemente ristrutturata con fondi comunitari, ospita 52 bambini delle scuole elementari più due classi della scuola dell'infanzia con 38 bambini. La scuola rappresenta l'unico centro di aggregazione delle nostre contrade, favorisce la socializzazione dei nostri residenti ed è il collante della nostra comunità.
Il 24 Aprile siamo venuti a conoscenza, che per l’anno scolastico 2012/2013, a seguito del piano di razionalizzazione della rete scolastica regionale, comunemente chiamato dimensionamento, non avendo i numeri necessari a formare cinque classi, la prima e la seconda classe del plesso, saranno accorpate in una pluriclasse, e un’unica insegnante dovrà seguire contemporaneamente bambini di classi diverse, ai quali dovrà impartire programmi diversi. La norma prevede che per la formazione di una classe si debba avere un numero minimo di 15 alunni: nel plesso di Salica mancando tale numero si è dovuto procedere d’ufficio all’accorpamento delle classi.
Siamo sconcertati dall’atteggiamento dell’Ufficio Scolastico, che ci ha chiesto di scegliere tra la pluriclasse o la soppressione della classe con il relativo trasferimento dei bambini ad un altro plesso dell’Istituto distribuendoli in altre classi. Il trasferimento ad altra scuola costringerebbe i bambini a dover affrontare diversi stress: un nuovo istituto e nuove classi, con le difficoltà che comporta l'inserimento in gruppi già formati. Altro punto non trascurabile é il trasporto che costringerebbe i bambini a diventare piccoli pendolari.
La nostra è una periferia molto dispersiva, le nostre contrade distano molti km dalla sede della scuola elementare e credo siano note a tutti le pessime condizioni delle strade provinciali che ci collegano con il centro città.
Sono anni che il piano scolastico subisce restringimenti e correzioni, volendo tralasciare le polemiche che si sono sollevate da ogni parte della regione possiamo affermare però che tutta l'operazione è fatta senza una logica educativo-pedagogica, senza una logica di effettiva fruizione del servizio scolastico pubblico.
Troppe volte anche l’importanza della scuola è stata legate a logiche economiche, piuttosto che dell’efficienza e della qualità del servizio scolastico, a discapito quindi dei veri utenti della scuola, ossia i bambini, che hanno bisogno dello stimolo per dell’accrescimento.
Chiediamo a gran voce che la nostra scuola venga tutelata e mantenga la sua originaria struttura, cinque classi e cinque maestre. L’appello che vogliamo rivolgerVI è che possiate fare il possibile affinché venga scongiurata tale decisione estrema, anche perché la scuola di Salica è l’unica struttura del comprensorio che rappresenta l’istituzione dello Stato.
Solo così riusciremo a garantire ai nostri figli il diritto all'educazione che meritano, “I bambini di oggi sono gli adulti di domani/ aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi/ aiutiamoli a suiluppare tutti i sensi. ” Diamo ai nostri bambini la scuola che meritano.
Nel ringraziarLa anticipatamente le porgiamo Distinti Saluti."