Giustizia minorile ed Asp, percorso socio-sanitario per la tutela dei minori

Catanzaro Salute

Si è svolta presso il Centro Giustizia Minorile di Catanzaro la fase conclusiva del percorso formativo degli operatori sociali minorili coinvolti nel progetto “Percorso socio-sanitario per la tutela dei minori e giovani-adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria Minorile” PSN 2009 Linea S.3 Sanità Penitenziaria, alla presenza di Angelo Meli, direttore del Centro Giustizia Minorile Calabria e Basilicata, Antonino Montuoro, responsabile Sanità penitenziaria dell’ASP di Catanzaro, e Bernardo Grande, responsabile del Servizio per le Tossicodipendenze dell’ASP di Catanzaro.

Montuoro, nel portare i saluti del direttore generale Gerardo Mancuso, ha sottolineato l’importanza della sanità penitenziaria per un’Azienda che vede nel suo territorio l’unico istituto penale minorenni della Calabria e le due case circondariali di Catanzaro e Lamezia; ha inoltre rimarcato come, nella fase attuale del piano di rientro, tale progettualità, finanziata dalla Regione Calabria Dipartimento Tutela della salute area LEA coi fondi dedicati del PSN, sia il segnale evidente di come anche in Calabria vi sia la possibile sinergia ed empatia tra istituzioni, frutto comunque di lavoro pregresso, già antecedente al 2009, data del passaggio della sanità penitenziaria dalla Giustizia al SSN. Chi ha partecipato ha dimostrato come il carcere minorile non sia un contenitore di marginalità sociale ma, bensì, un luogo dove la giustizia rieducativa e riparativa quotidianamente lavorano su storie di disagio e di violenza. La bontà dell’iniziativa è, altresì, confermata dall’ulteriore finanziamento già previsto per la successiva annualità del PSN.

Il dott. Grande, nel portare i saluti di Rubens Curia, direttore del Dipartimento regionale, ha tracciato l’excursus di quanto sinora fatto in materia di formazione, necessaria per la dinamicità di fenomeni quali ad esempio la tossicodipendenza: “se in passato era l’eroina a farla da padrona – ha detto Grande – oggi abbiamo sostanze che neanche il più autorevole centro veleni riesce a classificare”. Inoltre 87 operatori minorili coinvolti nel distretto giudiziario di Catanzaro e 25 in quello di Reggio Calabria, azioni già in atto con i minori e quelle che saranno realizzate da qui a breve, in particolare con l’artista Davì e la Zatita Production, rispettivamente laboratori di graffiti e spot promozionali di messaggi da realizzare coi ragazzi penali nell'ottica della peer-education, acquisto di materiali necessari al trattamento sanitario dei detenuti.

Il dott. Meli, in conclusione, ha fortemente ringraziato l'ASP di Catanzaro e la Regione Calabria per aver scelto la Giustizia minorile in questo quadro storico di affievolimento delle risorse: “L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro – ha ribadito Meli - è stata capace di reperire risorse fondamentali per farne beneficiare terzi, nello specifico i minori disagiati socialmente e penalmente”. Meli ha rimarcato l'attenzione che personalmente ha rilevato negli operatori durante le ore di formazione riconoscendo come l'ulteriore finanziamento già previsto in prosecuzione sia l'attestazione di successo di quanto già realizzato e predisposto, sebbene siano ancora in corso e tante altre ancora da realizzare le azioni di tale progettualità congiunta.

In conclusione della giornata sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai relatori del percorso formativo nonchè alle Associazioni del lavoro di rete ed agli oltre 100 partecipanti in formazione.