Aumentano i poveri al Sud, dati preoccupanti in Calabria
Dall’ultimo rapporto annuale redatto dall’Istat, dunque, si evince, ancora una volta, che il sud dell’Italia rimane il più penalizzato in diversi contesti. Nel meridione: 23 famiglie su 100, purtroppo, sono povere. Il 68,2% delle persone povere, infatti, risiedono al sud. Un quadro preoccupante che, ad ogni modo, deve far riflettere i politici regionali e nazionali. In chiave occupazionale, poi, il sud ha fatto un ulteriore passo indietro: da 6,4 a 6,2 milioni di lavoratori. Salgano al 41,9% i giovani, tra i 25 e i 34 anni, che restano in casa con i propri genitori. Il 45% dichiara di farlo perché non ha lavoro. Raddoppia, poi, la permanenza in famiglia nella fascia 35-44 (dal 4% all’8%). In questi ultimi tempi, a causa della forte crisi economica, si è dovuto assistere anche all’aumento sia dei disoccupati e sia delle famiglie indigenti in Calabria.
Un fenomeno che, giorno dopo giorno, si allarga a macchia d’olio in tutte le cinque province calabresi. Sono molte le persone che, quotidianamente, si recano nei centri Caritas, operanti in tutta la Regione, per chiedere ogni forma di aiuto ed assistenza: un pasto caldo, generi alimentari, capi d’abbigliamento usati e quant’altro ancora per riuscire a sopravvivere in una terra che, ancora oggi, si presenta con problemi di varia natura. Dati allarmanti che, in modo particolare, dovranno svegliare le coscienze di quanti sono impegnati, in diversi ruoli istituzionali, nella politica al servizio dei cittadini. Bisognerebbe, quindi, avviare una serie di iniziative focalizzate, soprattutto, a creare sviluppo, benessere economico ed un futuro migliore ai calabresi che, ancora oggi, sono in attesa di assistere ad un pronto e definitivo riscatto della Calabria. Tutti, infine, vivono con la speranza che, col passare del tempo, si possa verificare un’inversione di rotta in diverse direzioni, oltre a ribaltare decisamente il trend negativo degli ultimi anni, al fine di regalare un sorriso all’intera popolazione del sud.